Cronaca

Gli agenti della Polizia di Stato, nella mattinata di ieri, hanno bloccato ed arrestato un cittadino dello Sri Lanka, classe ’77, residente nella città di Lecce.

Trasportato da personale del 118 presso nel nosocomio “Santa Caterina Novella” di Galatina per accertamenti, l’uomo si è mostrato sin da subito aggressivo e insofferente nei confronti del personale medico e sanitario in servizio presso il Pronto Soccorso.

Le indagini condotte nell’immediatezza dal personale del Commissariato di Galatina hanno permesso di ricostruire quanto accaduto: mentre il paziente era steso su di un lettiga ed in procinto di essere visitato dal medico di turno, dava improvvisamente in escandescenza ed aggrediva verbalmente e fisicamente il personale sanitario ivi presente; cercava di andar via e mentre si allontanava, con uno scatto d’ira, si dirigeva verso la sala “triage” e qui prendeva di mira le apparecchiature presenti, nello specifico computer e stampante, e le scaraventava violentemente per terra,  danneggiandole irrimediabilmente. In queste fasi concitate, veniva usata violenza anche nei confronti di personale sanitario intervenuto per calmarlo che, per tutta risposta, veniva violentemente spinto contro il muro cagionando in tal modo lesioni.

Gli agenti del Commissariato immediatamente chiamati in soccorso, giungevano subito presso l’ospedale e ritrovavano il cittadino srilankese mentre cercava di allontanarsi ed in possesso di due grossi sassi pronti per essere scagliati contro gli operatoti di Polizia. Uno dei sassi veniva usato contro uno degli agenti intervenuti, che veniva colpito al braccio destro e riportava lesioni.

L’aggressore veniva posto in sicurezza all’interno dell’autovettura e condotto presso gli uffici del Commissariato, ove continuava con la condotta violenta ai danni del secondo operatore, che veniva colpito con dei calci agli arti inferiori e superiori. Dagli approfondimenti investigativi si appurava che l’aggressore era in posizione regolare sul territorio nazionale in quanto beneficiario di protezione sussidiaria e che, da accertamenti esperiti in banca dati interforze, aveva a carico precedenti specifici di polizia per aggressione nei confronti di personale medico negli anni precedenti e per la quale era stato già deferito per interruzione di pubblico servizio ai sensi dell’art. 340 c.p.

All’esito delle formalità di rito e del fotosegnalamento di polizia scientifica, l’uomo veniva tratto in arresto per i reati di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale, lesione personale, danneggiamento ed interruzione di pubblico servizio. Dell’avvenuto arresto veniva informato telefonicamente il P.M. di turno che disponeva la traduzione dell’uomo in regime di arresti domiciliari presso il suo domicilio.