Cronaca/ di Redazione
Galatina – Due immagini che a prima vista sembrerebbero non avere nulla in comune. Riflettete per benino, hanno in comune una cosa. Poi se non riuscite a scoprirla, scorrete la pagina e troverete la soluzione.
Sono due immagini che fotografano due evidenze che si trovano a pochi metri di distanza l’una dall’altra. Si trovano entrambe in piazza Fortunato Cesari. L’albero si trova a pochi passi della scuola Elementare, i manifesti sono, invece, affissi sul lato opposto della piazza quello tra corso Principe di Piemonte e via P. Mafalda.
Hanno una cosa in comune. Quella di essere lo specchio della gradualità degli interessi da parte dell’Amministrazione comunale nei confronti della città e dei cittadini.
L’albero, come potete osservare dalla foto, ha una folta chioma che sta quasi per toccare a terra. Per camminare bisogna scansarlo altrimenti si rischia di farsi male. E’ la documentazione visiva di quanto sia attenzionato e curato da parte degli addetti alla manutenzione del verde pubblico e di quanto la stessa Amministrazione vigili sulla corretta esecuzione degli addetti ai lavori.
Da ricordare che paghiamo 100.000 euro per quattro mesi all’azienda appaltatrice che se lo è aggiudicato con oltre il 30% di ribasso su base d’asta.
La seconda foto (i manifesti) rappresenta invece quello che è il principale interesse dei nostri politici amministratori: fare cassa: Con oltre 30 giorni di anticipo hanno tappezzato in quantità industriale metà dello spazio riservato alla pubblica affissione per dirci che il 31 ottobre scade il termine per pagare l’ultima rata della Tares…la spazzatura insomma.
Si definisce, in questo, caso tempestività di intervento? Con largo anticipo e massima visibilità? Ebbene , si. Esattamente il contrario dell’attenzione dedicata al nostro povero albero.
Eppure sia in un caso che nell’altro siamo sempre noi a pagare ed allora perché in un caso siamo serviti e riveriti e nell’altro trascurati e bistrattati?
Tralascio, per l’umana pietas, gli alberelli piantati sul marciapiede di via Principe di Piemonte in sostituzione di quelli sradicati. Ma dico io, non sono un esperto, ma quelli che lo sono ed hanno eseguito i lavori insieme al funzionario (controllore ed esperto) dell’ Ufficio Tecnico, dove mai hanno visto e saputo che su un marciapiede vengano piantai alberi ad altezza d’uomo? Roba da far “cecare” qualcuno. Per fortuna non è ancora successo ma di “graffiati” vari son successi, quelli si….E son costati pure 6.500 euro far piantare quelli alberi.