Il Sedile

Galatina/Secondo Amante non sono i loculi ad essere irregolari ma la bara e noi del Sedile saremmo “speculatori”.

Rubriche/Editoriale/ di Pietro Zurico         foto di F.Mazzotta

Succede che martedi, 26 febbraio , il Sedile da notizia di quanto successo il sabato precedente nel cimitero comunale. Durante una sepoltura, a causa di una malformazione dei loculi, gli addetti ai lavori non riescono ad inserire la bara nel loculo perché lo stesso nella parte terminale era più stretto.

Dopo vari tentativi in loculi diversi, con il medesimo risultato negativo, il problema viene risolto solo con un intervento “tecnico”.

Dicevamo che il Sedile ha dato notizia dei fatti martedì. Lo stesso giorno, con una tempestività fulminante, tanto fulminante quasi da sbalordire, il consigliere di Direzione Italia Francesco Sabato presenta una interrogazione consiliare con richiesta di risposta verbale urgente. Con essa chiede di sapere se quanto riportato dal Sedile risponda al vero.

Il Presidente del Consiglio, nonostante l’ordine del giorno del Consiglio comunale (fissato nella stessa serata di quel martedì) non contemplasse interrogazioni consiliari e nonostante la fiscale inflessibilità dimostrata in altre occasioni con le opposizioni è stato questa volta assai solerte nel portare immediatamente l’interrogazione con risposta urgente (urgenza di chi o di che cosa non si capisce) nel Consiglio comunale serale onde permettere al Sindaco di dire la sua con pezze giustificative che non stanno ne in cielo ne in terra.

Oltretutto, il Sindaco, ha parlato di documentazione che però è stata esposta solo verbalmente e non esibita come atto probante. A questo bisogna aggiungere che il Consigliere comunale interrogante (che voleva la risposta urgente) era talmente interessato a detta risposta da figurare , come molto spesso gli accade, di essere tra gli assenti ai lavori consiliari. E’ giunto dopo oltre un’ora dalla risposta del Sindaco e se ne è andato nel momento in cui bisognava votare se autorizzare o meno la realizzazione di appartamenti in un comparto sulla zona Guidano in cui la consigliera Paola Carrozzini si è dovuta allontanare dall’aula per conflitto di interessi. Certo che Giulio Andreotti e le sue teorie sul pensar male farebbero sicuramente scuola.

Veniamo in sintesi alle motivazioni addotte dal sindaco:

1° – Il Sedile è un blog (sottinteso non è un giornale quindi poco credibile)

2°- Trattasi di una speculazione abituale (quella del Sedile) a cui avrebbe ormai già fatto l’abitudine.

3°- Sono lavori (quelli dei loculi) per i quali vi è una regolare certificazione da parte del RUP di regolare esecuzione dei lavori.

4°- E’ in possesso di una dichiarazione da parte dell’agenzia di Pompe Funebri che si trattava di una bara di dimensione più grandi rispetto ad altre.

Credo di aver riportato tutto. Ora tocca a me.

Egregio signor Sindaco faccio sinceramente fatica a pensare che quanto ha riportato in Consiglio comunale sia il frutto del suo pensiero. La sua intelligenza ritengo sia superiore rispetto alle baggianate che le hanno consigliato di riportare facendole assumere la paternità.

Se poi così non fosse pazienza per i cittadini galatinesi. Ho comunque in ogni caso il dovere di replicare a quanto da lei affermato sopratutto per correttezza verso i lettori e per meglio metterli nella condizione di giudicare dove stia la verità.

Ha ragione sul primo punto. Il Sedile è un Blog. E’ sempre stato un Blog sin dalla sua nascita. Era un blog anche nei tempi in cui lei lo utilizzava da consigliere di opposizione per i suoi comunicati stampa ed anche per inviare stilettate velenose al suo ex candidato sindaco Carlo Gervasi.

Mi sembra di capire però che non devono averle spiegato bene la differenza tra un blog ed un giornale. Gliela spiego io. L’unica differenza consiste nel fatto che un blog, a differenza dei giornali, non può chiedere ne ottenere contributi pubblici. Ciò non ha mai costituito ne un limite ne un problema per il Sedile. Il Sedile non ha mai chiesto contributi pubblici, non li ha mai voluti e li abbiamo fermamente rifiutati quando qualcuno voleva assolutamente darceli per via di messaggi pubblicitari fatti a delle manifestazione pubbliche.

Se vorrà le potrà dare conferma lo stesso ex assessore in causa. I contributi pubblici, egregio sindaco, quelli elargiti con modalità e forme diverse li lasciamo volentieri ai nipoti di qualche noto politico locale di sua ottima conoscenza. Devo peraltro aggiungerle che chi scrive è il responsabile del blog ed è un giornalista regolarmente iscritto all’albo, in regola con i pagamenti, sottoposto alle regole della deontologia professionale e tutto il resto. Insomma non non è uno dei tanti smazzettatori di veline di regime di cui son composti certi Uffici Stampa abusivi di alcuni sindaci. Inutile le faccia nomi vero?

Secondo punto. Qui sig. Sindaco la risposta è assai breve: la speculazione. Vede egregio sindaco per speculare bisogna avere un interesse specifico che non può essere quello di riportare una notizia peraltro vera. Si può speculare invece per accaparrarsi qualche voto in più, per favorire o recar vantaggio, come già detto in modi e forme diverse, ad un amico, un parente o un proprio elettore. Insomma la speculazione può, a ragione e per possibilità, maggiormente albergare nel campo della politica. Un giornalista è solo un giornalista, un politico è un politico, tra noi due io sono il giornalista e lei è il politico.

Terzo punto. Egregio Sindaco lei afferma che esiste una certificazione di regolare esecuzione dei lavori da parte del RUP. Cosa vuol dire con questo? Devo ricordarlo tutto il passato ed anche il presente? Vuol forse dirci che se esiste una dichiarazione di regolarità i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte? O era fazioso allora da opposizione oppure è in mala fede oggi. Scelga lei. Vediamo solo alcuni esempi di quanto tutto ciò non corrisponda a verità? Se fosse come lei dice non avremmo avuto, ad esempio, dopo decenni di lavori e con costi da stadio (altro che palestra), la Palestra di via Montinari inagibile per via della pavimentazione realizzata in cemento armato.

E’ stato lei stesso solo alcuni mesi a far effettuare i lavori di sistemazione della pavimentazione utilizzando un finanziamento regionale credo di circa 65.000 euro. Se ne è scordato? Eppure ci stavano le certificazioni di regolarità grazie alle quali si sono pagati profumatamente tutti gli autori dei misfatti.

Anche il Centro Polivalente di viale don Bosco ha la sua brava storia. Anche lì erano state rilasciate tutte le certificazioni di regolarità però il Centro è ancora lì inagibile, abbandonato, inutilizzato o utilizzato (senza le dovute autorizzazioni) per qualche “Fiera dell’ uccello”.

Vogliamo rinfrescare anche la storiografia dell’asilo nido “G. Rodari”. Quella che documentava con le dovute certificazione la regolarità dei lavori eseguiti nonostante ci fossero i bagni per i bambini a cui gli stessi dovevano accedere per fare pipì con la scala?

Se vuole storia più recente, quella dei suoi tempi, possiamo parlare del Centro Comunale per la raccolta dei rifiuti quello che lei e l’assessore Dettù avete aperto e poi dovuto chiudere perché privo di requisiti fondamentali ed indispensabili previsti dalla normativa in materia. Chi ha fornito anche in questo caso la certificazione di idoneità della struttura per poter essere aperta ed utilizzata? Eppure era stata rilasciata. Incoscientemente, come negli altri esempi, ma era stata rilasciata. E lei egregio Sindaco viene ora a dirci che essendoci una certificazione tecnica significa che è necessariamente tutto a posto?

Se vuole continuo eh? Credo sia comunque più che sufficiente quanto rappresentato per farle capire qual’è a Galatina il valore di una dichiarazione di regolarità dei lavori rilasciata dai tecnici anche perché sono spesso sicuramente schiavi della volontà propagandistica e speculativa (questi sono sicuramente casi in cui lo si può affermare) del politico.

Quarto ed ultimo punto. Certo Sindaco che lei, o chi per lei, è stato veramente bravo. E’ riuscito nella stessa giornata in cui è stato pubblicato l’articolo, e prima di sera per i tempi dettati dal consiglio comunale, ad avere una interrogazione consiliare ed anche una dichiarazione da parte del titolare dell’agenzia di Pompe Funebri che avrebbe venduto una bara di dimensioni superiori alla norma. Certo che non fa onore all’agenzia in questione una siffatta dichiarazione, dimostra scarsissima professionalità. In un’era in cui una impresa funebre ha la pretesa di riuscire ad organizzare un servizio funebre completo a 360° venda poi una bara senza accertarsi prima della funzionalità della stessa. Ritengo sia veramente ridicolo.

Personalmente sconsiglierei vivamente chiunque a far ricorso ai servizi di questa agenzia perché se effettivamente ha dichiarato ciò che lei afferma, sig. Sindaco, ha dimostrato scarsissima serietà professionale. Conosciamo il nome dell’Agenzia chi avesse desiderio di conoscerlo per fini commerciali lo forniremo in privato. Inoltre signor Sindaco, lei ha dichiarato in Consiglio, che in un loculo la bara non è entrata ma che poi sarebbe entrata subito dopo in un altro loculo ragion per cui la colpa sarebbe solo della bara non dei loculi.

Sicuramente l’avranno informata male perché mi viene riconfermato dai presenti al rito funebre che sono stati fatti dai cinque ai sei tentativi in loculi diversi e tutti fallimentari perché i loculi si restringevano tutti nella parte terminale impedendo alla bara di essere deposta. Il problema, nel loculo in cui sarebbe stato risolto il problema, aveva lo stesso problema degli altri solo che sono stati messi in atto interventi “tecnici” per recuperare quel tanto di spazio che ha permesso alla bara di entrare nel loculo.

Oltretutto, sig. Sindaco, dovrebbe sapere che i loculi non vengono realizzati a mano ad uno ad uno utilizzando misure o metodi diversi. Quelli facenti parte di un’unico blocco vengono realizzati in blocco e tutti con la stessa tecnica, misura e sagomatura per cui se risulta difettoso uno lo sono anche tutti gli altri che ne fanno parte. Ed è successo proprio questo. Tanto è vero che la Ditta che ha realizzato i lavori è stata immediatamente convocata sul posto, io ero lì ed ho ascoltato parte della animata discussione tra tecnico comunale e rappresentanti della ditta. All’indomani mattina, il giorno del consiglio comunale, l’impresa era sul luogo per tentare di rendere funzionale, per quanto possibile, l’intero blocco dei 52 loculi difettosi.

Forse anche questo non glielo hanno detto Sindaco? Al suo posto la prossima volta andrei personalmente a verificare senza fidarmi troppo dei “relata refert”. Naturalmente se tutto ciò che lei ha detto in Consiglio è solo frutto di quanto “pane pane” le hanno riferito perché se diversamente dovesse essere la risultanza, ed io voglio non crederlo, di una sua specifica tecnica politica allora il mio invito sarebbe quello di guardarsi allo specchio, misurarsi la lunghezza del naso e vedrà che sicuramente lo troverà un po più allungato rispetto al giorno prima del Consiglio comunale.

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