Cronaca/di pietro zurico
Nell’attesa di conoscere le decisioni della politica sulla chiusura “temporanea” di uno dei punti nascita che dovrebbero giungere a breve, visto che la stagione delle ferie è alle porte, abbiamo voluto approfondire alcuni aspetti oggettivi che riguardano i tre reparti interessati negli Ospedali di Scorrano, Gallipoli e Galatina.
Si tratta di numeri (dati ufficiali) e cronistoria di tentativi di assalto alla diligenza da parte dei soliti noti che sottoponiamo all’attenzione dei lettori e di chi può e voglia utilizzarli nelle sedi competenti.
In un quadro sempre nebuloso e mai chiaro frutto di quella parte di politica faccendiera e spesso senza colori di partito che si pone come unico obiettivo di curare gli interessi di alcuni orticelli economico-elettorali e che manovra da anni per smantellare il servizio sanitario pubblico, ci ritroviamo a dover affrontare “emergenze” che tali non possono più essere considerate perché prevedibili e cicliche.
Già nell’ottobre del 2023 in una riunione della commissione del Dipartimento Materno Infantile il Dott. Tinelli (Direttore del reparto ginecologia di Scorrano) propone la chiusura del Punto Nascita di Galatina per sopperire alla carenza di ginecologi nella ginecologia di Gallipoli guidato dal Dott. Balzani che invece chiede semplicemente la disponibilità alle prestazioni aggiuntive di medici in servizio presso il Fazzi di Lecce.
Situazione paradossale, perché il Direttore di ginecologia di Scorrano e non quello di Gallipoli, che è in difficoltà, chiede la chiusura del Punto nascita di Galatina per sopperire ai problemi? Tale proposta fu portata all’attenzione della Direzione Sanitaria ASL che la ritenne impraticabile adottando soluzioni alternative. Dimostrazione che quando si vuole ci si sa organizzare senza chiudere nulla.
Nella riunione analoga del 23 maggio scorso gli stessi attori ma con uno schema leggermente diverso, se vogliamo più “sottile”, ci hanno riprovato.
Su proposta del Direttore del reparto di Neonatologia del Fazzi, Dott. Rosati che, evidenziava una “drammatica” diminuzione della natalità sul territorio della ASL Lecce, sollecitando una soluzione “DEFINITIVA” (ma non si parlava di temporaneo ?) sulla riduzione dei Punti Nascita, il Direttore del Dipartimento Dott. Perrone la metteva ai voti e la maggioranza dei presenti approvava con il voto contrario dei responsabili dei reparti di Galatina che ovviamente sentivano puzza di bruciato.
Cerchiamo di capirci, ma veramente pensate che siamo così stupidi ? Questa volta non avete citato chiaramente Il Punto Nascita di Galatina ma si può pensare diversamente ? Il Capo Dipartimento Dott. Perrone potrebbe mai dare indicazione di chiusura del suo reparto a Scorrano alla Direzione Generale ? E comunque intenderà basarsi su criteri oggettivi condivisibili da tutti, visto che in commissione non si è fatto alcun cenno ?
Permetteteci di dubitare che a farne le spese possano essere i reparti di Scorrano (la cui pediatria è guidata dallo stesso Dott. Perrone) o i reparti di Gallipoli che pare godano di una protezione divina superiore.
Non entriamo in aspetti tecnici-legali, lo faremo nei prossimi giorni, che, a dire anche dagli addetti ai lavori, metterebbe alcuni reparti (non certo quello di Galatina) ai margini della legalità e che, questi si, mettono a repentaglio la salute dei nascituri e delle loro mamme. Oggi soffermiamoci ancora sui semplici “numeri”, che certamente darebbero un aspetto oggettivo nella scelta di chiusura (che non condividiamo per nessuno dei tre reparti).
Negli ultimi 14 anni le partorienti in piena libertà e senza condizionamento alcuno ha deciso di dare fiducia al Punto Nascita di Galatina, malgrado tutti i tentativi di depotenziamento e di mettere i bastoni fra le ruote.
In allegato allora poniamo all’attenzione dei lettori il trend dei parti nella ASL Lecce dal 2008 al 2022 (fonte PNE Ministero della Salute) ed evidenziamo alcuni aspetti per agevolare la riflessione : nel 2017 viene chiuso il Punto Nascita di Casarano e nel 2018 quello di Copertino ma i reparti di Gallipoli e Scorrano, nel frattempo eletti a primo livello, non decollano, anzi Gallipoli continua a restare sotto la soglia fatidica dei 500 parti richiesti dal Ministero per non essere dismesso perché considerato “pericoloso”. Galatina malgrado nel 2020 e 2021 sia stato centrale nella gestione anche delle partorienti Covid, ha continuato ad operare in sicurezza adottando misure adeguate e gestendo in emergenza due percorsi, continuando a registrare numeri maggiori fra i tre.
Vogliamo valutare l’opportunità della chiusura “temporanea” di un Punto Nascita per i mesi estivi ? Ci risulta che nei mesi di giugno luglio e agosto 2023 a Galatina sono nati 153 bambini/e, negli altri reparti interessati ? Questa potrebbe essere una valutazione oggettiva.
Vogliamo valutare l’attività di parto in analgesia che tanto abbatte il taglio cesareo che da anni la Regione prova ad abbattere e che permette alle neo mamme di poter partorire senza dolore godendosi appieno quel momento unico ed irripetibile della nascita del proprio bebè ? A Galatina ci risulta che nei primi 4 mesi dell’anno la procedura sia stata praticata su 20 partorienti ma ci risulterebbe anche che negli omologhi reparti di Gallipoli e Scorrano nello stesso periodi forse MAI. Si blatera spesso che Galatina non ha il reparto di Terapia Intensiva, contrariamente agli altri due, senza mai sottolineare che la presenza degli anestesisti è garantita indipendentemente.
I dati non ufficiali del 2023 parlano di un Punto nascita, quello di Gallipoli che ha chiuso ancora una volta con meno di 500 parti. Del perché sia ancora attivo, malgrado la normativa preveda altro, lo vedremo nei prossimi giorni quando pubblicheremo alcuni documenti in nostro possesso. Seguiteci!