Non si trattasse di una cosa seria ci sarebbe da ridere.

Cronaca/di pietro zurico

L’autovelox fisso sulla Lecce-Gallipoli, installato dal Comune di Galatina, ha solo pochi mesi di vita ma rischia già il pensionamento per “eccesso di sterile polemica”.

Polemica esplosa all’improvviso tanto da far decidere l’istituzione di un tavolo di studio presso la Prefettura per decidere, ed in parte è stato già fatto, sulla concessione o meno dell’autorizzazione all’installazione di nuovi rilevatori o l’eliminazione di alcuni già esistenti come nel caso di Galatina e Melpignano.

Criterio alla base della decisione il numero di morti verificatesi su un determinato tratto di strada. Insomma se si son verificati tot morti ti faccio installare l’autovelox, se hai pochi morti te lo tolgo oppure non ti do l’autorizzazione.

Come se un minor numero di morti su una strada già fornita da autovelox non possa significare che il deterrente funzioni. Per i tecnici della Commissione evidentemente e stranamente no.

Maggiore ilarità stanno suscitando poi le motivazioni fornite da alcuni rappresentanti di categorie imprenditoriali.

Per il presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vaddrucci, gli autovelox stanno danneggiando le attività produttive perché hanno bisogno di muovere manodopera e mezzi sulle strade e le multe costituiscono un ulteriore salasso economico dopo pandemia e guerra.

Nell’enfasi di giustificare con esempi il proliferare di autovelox cita Galatina che disterebbe, a suo dire, 7 Km dalla Gallipoli-Lecce. Dimentica un piccolo particolare, che anche Collemeto è Galatina e non dista certamente 7 Km dalla 101.

Dalle sue dichiarazioni non si capisce bene neanche se lo spostamento di manodopera e mezzi debba avvenire senza alcun rispetto dei limiti di velocità oppure nel pieno rispetto degli stessi ma in questo secondo caso non capisco quale sia il problema dell’autovelox controllore del limite di velocità.

Ai limiti del grottesco anche alcuni rappresentanti del settore turistico – alberghiero. A giudizio di lor signori per i turisti le strade della provincia di Lecce sono diventate un giungla ed il rischio è che nessun turista venga più giù a far vacanze da noi. E poi, udite – udite, i turisti se la prendono addirittura con loro per questa giungla. Personalmente sono convinto che il turista scappi via e non torni più per i prezzi capestro praticati dagli operatori economici del settore.

Ma anche in questo caso non si capisce bene, dal loro dire, se per il turista il problema sia quello del limite di velocita o della libertà di poterlo infrangere senza alcuna conseguenza. E poi non credo proprio che sulle strade del centro-nord si possa sfrecciare liberamente senza beccarsi sonore legnate di multa. Forse saranno abituati a concepire ed immaginare il sud Italia come un far west dove vige il libero arbitrio. Non lo credo.

Sarebbe forse il caso di smetterla con tute queste moine che sanno tanto da Cicero pro domo sua o da orticello condominiale. Il problema è la velocità che è spesso la causa principale delle disgrazie siano esse in numero minore o maggiore in zone diverse. Il compito di un autovelox è quello di essere un dissuasore dall’infrangere il Codice della Strada.

Se il Codice della Strada su una determinata arteria prevede il limite massimo di velocità in 90 Km orari, e l’autovelox è tarato per rilevare le trasgressioni a quel limite, non vedo proprio dove possa essere il problema anche se ci fossero mille autovelox sparsi in ogni strada. Sperare nella loro soppressione soltanto perchè ci si senta liberi di poter sfrecciare con le proprie autovetture? E’ patetico oltre che ridicolo.

Usare poi il pallottoliere per determinare il numero di incidenti su un determinato tratto di strada per autorizzare o far eliminare l’autovelox è riduttivo, primo perché si basa su dati che sono in aperto contrasto con quelli forniti da altre fonti ben più approfondite perché basate su un arco di tempo ben più ampio e più accurato.

Secondo si sta creando un enorme contrasto sulla sicurezza stradale tra Comuni che possono e Comuni che non possono autoregolamentarsi. Vedasi ad esempio la Brindisi- Lecce dove il rappresentante ministeriale periferico non ha alcuna competenza e pertanto Comuni come Trepuzzi possono tranquillamente autoregolamentarsi senza dar conto a nessuno se non al Codice della strada.

Perché dunque non lasciare liberi anche i Comuni leccesi del diritto di autoregolamentazione nel rispetto della legislazione in materia? Oltretutto creare pregiudizi su un comune come Galatina in cui l’autovelox è in funzione da soli 5 mesi e con limite di velocità a 90 Kmh sembra veramente eccessivo a meno che obiettivo della Commissione non sia quello di voler cambiare una legge dello Stato o, peggio ancora, di autorizzare con l’omissione, l’alta velocità su quel tratto di strada. E questo non andrebbe assolutamente bene.

Chiedere il rispetto di tutti gli accorgimenti regolamentari per non creare pregiudizio all’automobilista va bene, ma proseguire sulla strada che si è intrapresa sicuramente no.