Cronaca/di Antonio Palumbo Assessore alle politiche Sociali.

La consigliera Paola Carrozzini ha fatto pubblicare un comunicato stampa su un bambino iscritto ad una  scuola primaria di Galatina che frequenta la scuola in modo sporadico e discontinuo per le difficoltà dei genitori di accompagnarlo la mattina.

Accompagnare il proprio figlio a scuola è un problema abbastanza frequente nelle famiglie nelle quali i genitori lavorano e devono riuscire a conciliare i tempi del lavoro con le necessità educative dei loro figli. Di solito queste famiglie, se entrambi i genitori sono impegnati, si affidano alla rete familiare, ai nonni, agli zii, oppure ai genitori dei compagni di classe. E’ un sistema che tutti noi conosciamo e al quale ognuno di noi si è affidato in caso di bisogno.

La famiglia di questo piccolo studente si è trasferita a Galatina da poco e quindi non ha una rete di relazioni  familiari e amicali a cui fare riferimento. La Scuola ha proposto all’Assessorato ai Servizi sociali di inserire il bambino nel servizio di trasporto scolastico riservato a studenti con disabilità. La richiesta si basa su una errata informazione, perché il trasporto sociale non è scolastico e non è destinato a bambini.

Infatti il servizio di Trasporto sociale realizzato dai Servizi sociali di Galatina è indirizzato a 15 adulti con disabilità che frequentano i 4 Centri diurni presenti sul territorio di Galatina. Non è quindi un servizio di trasporto riservato a bambini, ma un servizio socio sanitario riservato ad adulti, alcuni dei quali anche con particolari difficoltà, con orari che non sono compatibili con gli orari scolastici. Ritengo, quindi, che la proposta suggerita dalla consigliera Carrozzini non possa essere adottata e non sia da proporre alla famiglia di questo piccolo studente.

Allo stesso modo il servizio di trasporto urbano non è una soluzione e, quindi, non è stata mai presa in considerazione dai Servizi sociali, né ho mai fatto questa proposta alla scuola, per cui non mi è chiaro quale risposta “ha lasciato tutti davvero senza parole, nel più totale disappunto e sconcerto”. La verità è che chiedere servizi è facile e veloce, mentre progettarli e realizzarli è complesso, richiede tempo, competenze ed atti amministrativi.

La soluzione che stiamo adottando prevede un intervento che tecnicamente si chiama di Welfare Leggero, che rientra nei PUC, Progetti Utili alla Collettività, e consiste nell’accompagnamento del bambino con un beneficiario Red. Il trasporto, quindi, rientrerà in un progetto approvato con Delibera dalla Giunta Comunale di Galatina. Il servizio di trasporto potrebbe iniziare a partire dal 10 gennaio al rientro delle vacanze di Natale. Nel frattempo ho provveduto a richiedere al Dirigente scolastico, informazioni più precise sulla richiesta del servizio, in particolare ho chiesto in quali giorni della settimana i genitori sono impegnati e non possono accompagnare il bambino, se il servizio deve essere fornito la mattina per l’ingresso a scuola o anche all’ora di uscita. Ho chiesto, inoltre, che la famiglia sia indirizzata all’Assessorato per prendere contatto con l’assistente sociale e con il servizio di mediazione culturale, per capire se effettivamente esiste ha la necessità di questo intervento, conoscere la situazione della famiglia e le sue reali difficoltà. Ovviamente l’intervento del Trasporto sociale sarà solo temporaneo, di supporto fino a quando la famiglia riuscirà autonomamente a provvedere all’accompagnamento del bambino, svolgendo in pieno la sua funzione di genitorialità al pari di tutte le altre famiglie.

Un’ultima considerazione, un argomento di questo genere coinvolge un bambino e sarebbe auspicabile che questi temi venissero trattati garantendo il massimo livello di privacy.