Cronaca/di
Avv.Francesco Colaci
Movimento Regione Salento- Galatina
Ho seguito con molto interesse lo scambio di note tra gli esponenti di Italia Viva di Galatina, il Presidente della Provincia di Lecce e la Pietro De Pascalis srl, in merito ai ritardi che interessano il completamento della
tangenziale di Galatina.
Non ci si può che rallegrare se l’apatica politica galatinese sembra registrare un
sussulto di vitalità ed affronta i problemi della nostra città.
Tuttavia, sembra evidente come siano sorti numerosi equivoci sul completamento di tale opera pubblica, fondamentale per lo sviluppo di Galatina. Proveremo quindi a mettere un po’ d’ordine ai fatti.
Il progetto di completamento della tangenziale di Galatina nasceva da una acuta e lungimirante azione politica del Sindaco Antonica che, coinvolgendo e stimolando l’azione amministrativa della Provincia, proprietaria della strada, riusciva a reperire le risorse e i finanziamenti per completare il congiungimento tra il tratto esistente della tangenziale, in prossimità delle direttrici per Corigliano, Sogliano e Aradeo, fino al termine di via Roma/ Via Due Trappeti.
Effettuata la gara d’appalto, l’opera veniva completata e consegnata
fino all’intersezione con la direttrice per Galatone. L’ultimo tratto non si realizzava per la presenza di cumuli di materiali di risulta, che impedivano di consegnare le aree dei lavori alla ditta assegnataria Pietro De Pascalis
srl.
A seguito delle proteste di numerosi partiti politici, nel 2018 il Presidente della Provincia Minerva annunciava che era in corso l’assegnazione dei lavori di sgombero dell’area. Da allora, come è possibile constatare de visu, la fantomatica ditta che avrebbe dovuto sgomberare l’area, si è limitata a liberare un breve tratto, interrompendo poi ogni ulteriore attività.
Per cui, ad oggi, la Provincia è ancora nell’impossibilità di consegnare l’area alla ditta De Pascalis, e questa non può realizzare le poche centinaia di metri di strada che mancano per congiungere la circonvallazione alla via Roma/Due Trappeti.
Questi sono i fatti, che costituiscono il punto di partenza di ogni successiva riflessione. Ci meravigliamo di come gli esponenti di Italia Viva di Galatina abbiano dimenticato di contestare al Presidente Minerva una circostanza che ogni Galatinesi può constatare, e cioè che l’area interessata è piena di cumoli di detriti che impediscono l’apertura del cantiere.
Per tale ragione, invitiamo tutte le forze politiche galatinesi a chiedere
al Presidente della Provincia di porre fine a tali ingiustificati ritardi, permettendoci di suggerire che la soluzione prevista dal codice degli appalti, in tali circostanze, non è da ricercare in altre gare d’appalto, con le lungaggini conseguenti, ma in una semplice variante all’appalto in essere con la ditta De Pascalis, cui affidare tali lavori di sgombero necessari e prodromici alla realizzazione dell’opera.
Altro discorso riguarda il completamento dell’ultimo tratto della tangenziale di Galatina, dalla via Roma/Due Trappeti alla direttrice per Collemeto/Copertino. Contrariamente a quanto erroneamente asserito dagli esponenti di Italia Viva, tale tratto, sebbene previsto dal piano regolatore generale di Galatina, non è mai stato progettato ed appaltato.
Le ragioni di tale omissione sono molteplici, non solo economiche, ma
principalmente tecnico-operative, stante la necessità di attraversare la ferrovia Sud-Est con un cavalcavia o un sottopassaggio, e, in tal caso interrompere la linea Enel Italia – Grecia, ivi interrata.
E’ di tutta evidenza come il completamento della tangenziale di Galatina sia fondamentale per l’ordinato sviluppo urbanistico della città, anche perché permetterebbe di bypassare i passaggi a livello ferroviari, oggi
pericoloso ostacolo di accesso alla città e soprattutto all’ospedale.
Non si può, del resto, trascurare il fatto che l’impossibilità di accesso diretto all’Ospedale e la presenza dei passaggi a livello urbani (caso raro nel
Salento), possa essere una delle ragioni del progressivo depauperamento del nostro ospedale, a vantaggio di altre strutture ospedaliere.
Per tale ragione abbiamo proposto una variante al progetto di completamento della tangenziale, come illustrato nell’immagine allegata. Essa consente di attraversare la ferrovia con il potenziamento di un ponte campestre già esistente, nel tratto in cui la ferrovia Sud-Est procede “in trincea”, evitando la dispendiosa realizzazione di una galleria e l’interruzione della linea Enel Italia-Grecia.
Chiediamo quindi al Comune di Galatina di far propria tale istanza alla Provincia di Lecce, di completamento della tangenziale con le varianti suggerite, invitando tutte le forze politiche di Galatina a unirsi in questa
battaglia, senza distinzione di ideologia o partito politico.