Cronaca/di p.z.

Da quattro determinazioni della Direzione del Territorio e Qualità urbana si apprende che i dipendenti della Ditta Tundo Vincenzo Spa, Manco Giuseppe Alessandro, Caputo Valerio Luigi, Voltasio Francesco e Tundo Valter anche per il mese di agosto non hanno percepito il salario da parte dell’azienda.

Gli stessi, come consentito dalla legge quando trattasi di servizi pubblici assegnati in gestione a privati, hanno chiesto al Comune l’attivazione del potere sostitutivo ed il Comune è dovuto subentrare all’inadempienza della Ditta.

Trattasi di circa 5.700 euro che vanno ad aggiungersi a quanto già pagato in precedenza per il mese di luglio per le stesse motivazioni.

La Ditta Tundo gestisce il servizio di trasporto urbano dal 2005 e dal 2013 è in regime di proroga. L’ultima, quella attuale, è quella in vigore causa emergenza sanitaria dal 31 luglio (data scadenza della penultima) con durata massima fino a dodici mesi successivi alla dichiarazione di conclusione dell’emergenza sanitaria prevista al 31 dicembre 2021 e quindi fino al 31.12.2022.

Risulta pertanto alquanto inspiegabile l’atteggiamento della ditta nei confronti dei propri dipendenti, un atteggiamento che sta costringendo il Comune di Galatina a subentrare alle sue inadempienze per poi, come scritto in determina, rivalersi sui ratei di pagamento dovuti alla stessa per il servizio svolto.

Resta però strano quanto si legge nella determina n. 763 del 18 ottobre 2021 sempre della Direzione del Territorio e Qualità Urbana . In essa si legge che la ditta Tundo ha fatto pervenire al Comune di Galatina due fatture dell’importo rispettivamente di € 40.101,83 l’una e di 25.619,75 l’atra per un importo totale di € 65.721,58

Nella determina, di cui riporto testualmente, vien scritto : “ (…) DI EMETTERE mandato di pagamento dell’importo di € 65.721,58 inclusa IVA in favore della Società Tundo Vincenzo Spa – P. I. 03733040756 – con sede legale in Zollino (Le) alla Via Madonna di Loreto n. 7 – mediante bonifico bancario sul c/c dedicato. (…) DI DISPORRE il pagamento immediato delle suddette fatture elettroniche essendo scaduto il temine di pagamento dello stesso”.

Sarà in quel disporre l’immediato pagamento delle fatture essendo scaduto il termine di pagamento il nocciolo di tutta questa incresciosa vicenda?

Neanche una parola scritta, poi, per ciò che riguarda il recupero delle somme, ed anche questo crea qualche perplessità.