Sofiane Ben Taieb è un tunisino di 40 anni residente a Galatina e convivente con una donna del luogo. Ora si trova in carcere con l’accusa di violenza e lesioni, resistenza e minacce aggravate a pubblico ufficiale.
L’uomo era rientrato a casa, la sera del 24 novembre, in stato di agitazione e di ubriachiezza. E’ scoppiata una lite con la convivente poi degenerata per l’intervento del figlio in difesa della donna. Le urla si son sentite chiaramente anche per strada, tanto che qualcuno ha pensato bene di avvisare le forze dell’ordine.
Quando gli agenti di P.S. sono penetrati nell’abitazione si son trovati di fronte una scena raccapricciante. Il pavimento era tutto cosparso di piatti e bicchieri rotti, vetri rotti e mura sporche anche con qualche macchia di sangue ed il tunisino con in mano un vetro appuntito, lungo circa una trentina di cm., lo brandiva a guisa di arma anche contro i poliziotti. Alla vista delle forze dell’ordine il figlio della convivente, che nel frangente si era chiuso in una stanza per ripararsi dal pericolo, è uscito fuori chiedendo aiuto agli agenti. Urlando contro l’aggressore ha, però, provocato una nuova violenta reazione dello stesso che gli si è scagliato contro con il vetro ferendolo nuovamente. Hanno avuto un gran da fare gli agenti per bloccare l’africano e qualcuno di loro è rimasto anche ferito. Sul luogo è intervenuto anche il 118 per prestare sovvorso ai feriti.
Sntito il pm di turno l’uomo e stato trasportato in carcere.