Cronaca/di Redazione
Galatina feudo del trinomio Squinzano-Trepuzzi-S. Pietro Vernotico? Guardando i fatti ed i personaggi ci sarebbe da rispondere positivamente. Dalla Valle della Cupa, all’Arci, dall’ing. Zaccaria al dott. Orefice, dall’arch. Miglietta all’arch. Perrone è stato un continuo alternarsi di vicende e persone che nel bene e nel male hanno animato la vita della città.
Il personaggio meno noto ai nostri lettori, tra quelli elencati, è sicuramente l’arch. Perrone , Danilo Perrone anch’egli nativo di S. Pietro Vernotico. Il fatto risale a pochi giorni fa allorchè la Giunta comunale di Galatina, dopo aver già espletato un concorso per 1 unità di istruttore tecnico da destinare al settore di Urbanistica, ha fatto una strana richiesta al Comune di Sannicola.
Gli ha chiesto l’autorizzazione di poter utilizzare per 8 ore settimanali un suo dipendente assunto solo pochi mesi prima a tempo indeterminato, part time per 30 ore settimanali per svolgere funzione di istruttore tecnico.
Il Comune di Sannicola ha risposto positivamente alla richiesta riducendo però il permesso a sole cinque ore settimanali ed il comune di Galatina ha stranamente accettato.
Come si è giunti all’individuazione del sig. Danilo Perrone? Va spiegato sennò vi chiedereste un po tutti come il don Abbondio di manzoniana memoria: ” Carneade chi era costui?” Sveliamo allora il mistero.
Cominciamo col dire che dietro tutta questa manovra vi è, quasi sicuramente, lo zampino dell’arch. Nicola Miglietta e di suo fratello Giampaolo Miglietta che nel comune di Sannicola, anche lui con l’ex 110, riveste il ruolo di responsabile del settore Urbanistica, proprio dove lavora anche il Danilo Perrone.
Il nostro arch. Nicola Miglietta conosceva già il Perrone almeno dal 2015 quando in quel di Trepuzzi da responsabile pro tempore della Direzione dei Lavori Pubblici firmò una convenzione con l’ordine degli ingegneri ed architetti per uno stage retribuito presso il comune di Trepuzzi a cui dovevano partecipare l’arch. Danilo Perrone e l’ing Impalea Giovanni.
Quindi possiamo chiudere il cerchio. Nicola Miglietta come abbiamo visto conosceva il Danilo Perrone che a suo volta lavora nella stessa Direzione insieme al fratello Giampaolo Miglietta ed ora per 5 ore settimanali e per tre mesi (con possibilità di proroga) approda a Galatina in compagnia al Miglietta di casa nostra.
Certo che accettare di venire a Galatina per sole 5 ore settimanali settimanali non è cosa che convinca molto. Potrebbe, però, essere plausibile se supponiamo che queste 5 ore possano essere solo il primo passo verso una più lunga camminata.
Anche perché nell’ambiente del comune di Sannicola non è che si respiri Aerosol,anzi è esattamente il contrario. L’Amministrazione si regge su un sindaco, Cosimo Piccione, già condannato in prima istanza a sei mesi e ad una ammenda di 8.000 euro per diffamazione ai danni di una sua ex dirigente, l’ing. Silvia Tunno, della Direzione dei Lavori Pubblici ed Urbanista.
Inoltre su denuncia della stessa Tunno, sono stati rinviati a giudizio per una serie di ipotetici ulteriori reati, consumati, nel 2014 il sindaco Piccione e l’intera Giunta oltre al segretario comunale, alcuni consiglieri e lo stesso Giampaolo Miglietta che oggi ricopre l’incarico ricoperto a suo tempo ricoperto dalla Tunno.
Il gup Simona Panzera, infatti, al termine dell’udienza preliminare, ha messo sotto inchiesta Sindaco e Giunta perché avrebbero adottato provvedimenti di “demansionamento” a carico del tecnico. Secondo la Procura, si sarebbe privilegiato il criterio dell’ordine alfabetico nella scelta del responsabile per l’Urbanistica, finendo per escludere la Tunno. Inoltre nei confronti della dipendente sarebbero state messe in atto una serie di condotte vessatorie e discriminatorie.
Ora assodato che i due fratelli Miglietta si conoscono con il Perrone resta da spiegare perché se effettivamente il motivo fosse quello del bisogno di manodopera tecnica, non si è rivolta la ricerca verso qualche unità con maggiora disponibilità di tempo? Sarebbe stata la cosa più plausibile ed invece per Sindaco, Giunta e Dirigente, non lo è stata. Cinque ore sono un’ora al giorno o se vogliamo poco più di mezza giornata lavorativa alla settimana. Veramente si può pensare di risolvere qualcosa con questa scelta?
In questa commedia dell’assurdo ci sta di tutto tranne la logica e la trasparenza.