Cronaca/di p.z.
Quello della voltura delle utenze degli impianti sportivi comunali, affidati in gestione, è un vizio che da sempre è stato sinonimo di disinvolta gestione del bene comune.
Il politico silenziosamente acconsente e non controlla e il dipendente silenziosamente prono ubbidisce. Una situazione ai limiti, se non oltre, della legalità.
Prendiamo ad esempio una delle tante Determinazioni di pagamento che gli Uffici comunali dei lavori Pubblici hanno effettuato in questi giorni: la n. 130 del 21/02/2024.
Con la suddetta è stato disposto il pagamento di consumi energetici in varie utenze di impianti sportivi comunali per un importo complessivo di € 477,96 .
Tra queste si evidenziano 324 euro per consumi di energia elettrica del mese di gennaio 2024 nel campo sportivo di Collemeto e 153 euro per utenze impianti sportivi vari concessi in gestione.
Il copia ed incolla ha colpito ancora nel senso che con la delibera di G.C. n. 309 del 11.08.2023 anche il campetto di calcio di Collemeto è stato concesso in gestione a titolo gratuito all’associazione “Vivi e Lascia Vivere”.
Le altre somme si riferiscono a consumi energetici di utenze annesse allo stadio comunale di Galatina.
Potremmo spaziare ma fermiamoci a questi due esempi della citata Determina. Che l’Amministrazione decida di fare una scelta politica di sviluppo dello sport affidando a titolo gratuito l’uso di una struttura sportive è cosa legittima e può al limite anche starci se vien fatto nel rispetto dei regolamenti comunali e nel rispetto dei contratti sottoscritti.
In qualunque Determinazione di affidamento in gestione, a qualsiasi titolo, di un impianto sportivo comunale, si legge che prima che vengano consegnate le chiavi dell’impianto, l’affidatario deve consegnare agli uffici comunali preposti (Lavori Pubblici) la voltura a proprio nome delle utenze dell’impianto e una fidejussione a garanzia di eventuali danni arrecati all’impianto o mancati pagamenti.
Quasi sempre le chiavi vengono, invece, consegnate senza che siano state volturate le utenze e senza che sia stata fornita garanzia fidejussoria. Ora, passi che gli impianti vengano concessi senza alcun canone (seppur in questi casi qualcosa da ridire potrebbe esserci) ma che, tranne qualche rarissima eccezione, non debbano volturarsi neanche le utenze la cosa è veramente inaccettabile anche perché spesso e volentieri le conseguenze sappiamo quali sono.
Se poi aggiungiamo, come nel caso di Collemeto, che la struttura è utilizzata dall’Associazione gestore principalmente con fini di lucro la cosa, allora, risulta ancore meno accettabile.
Sono d’altra parte vantaggi di cui può godere chi ha due Assessori in Giunta di cui uno , proprio ai Lavori Pubblici e l’altra ai Servizi Sociali ma “ospitante” in un locale di proprietà della sua famiglia la sede dell’associazione di cui in oggetto.