“Varco” per il MIT e lo Zingarelli, significa “passaggio” e “varco attivo” significa “passaggio attivo”. Impugnabili le multe.
Rubriche/Ricerche&Studi/di Avvocato Giuseppe Romano
Preg.mo Direttore,
il 28 giugno 2019 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha trasmesso a tutti i Comuni italiani le “Linee Guida sulla regolamentazione della circolazione stradale e segnaletica nelle zone a traffico limitato”.
Fra le varie indicazione del Ministero c’è una in particolare che ha avuto una grande eco mediatica e riguarda l’avviso posto in prossimità delle Ztl con la scritta ‘varco attivo’, che è stata considerata poco chiara e coerente.
Probabilmente l’accoglimento di numerosi ricorsi presentanti dagli automobilisti in merito a detta dicitura hanno spinto il suddetto Ministero ad emanare un provvedimento chiarificatore cui tutti i Comuni dovrebbero adeguarsi: infatti, il segnale ‘varco attivo’ indicava che la Ztl era in funzione, cioè attiva, con relativo divieto di transito e controllo con telecamere a distanza per eventuali trasgressori.
Solo che nella lingua italiana la parola ‘varco’ significa ‘passaggio’ e non ‘controllo’! E quindi molti automobilisti leggendo la scritta ‘varco attivo’ equivocano il messaggio e transitavano tranquillamente, credendo che la Ztl fosse aperta, quindi libera. Salvo poi vedersi recapitare a casa il verbale di contravvenzione.
Le nuove linee guida del MIT spiegano esattamente come deve essere la segnaletica Ztl: d’ora in poi ogni Comune deve valutare innanzitutto la possibilità di inserire una segnaletica orizzontale, ossia le classiche linee e scritte sulla strada, e tracciare a terra il simbolo Ztl nei varchi in ingresso. La segnaletica verticale, invece, deve prevedere il classico simbolo Ztl insieme al pannello integrativo con il periodo e/o i giorni di vigenza e/o la fascia oraria di divieto della Ztl.
Il pannello integrativo deve inoltre riportare limitazioni, deroghe ed eccezioni. Se c’è una telecamera, è necessaria l’esposizione di un pannello integrativo con la dicitura ‘controllo elettronico Ztl’. Inoltre al posto di ‘varco attivo’ viene adottata la dicitura ‘Ztl attiva’ (colore rosso) o ‘Ztl non attiva’ (colore verde). Nei luoghi turistici la scritta dev’essere riportata anche in lingua inglese.
Nel Comune di Galatina invece persiste il vecchio avviso e, dopo l’approvazione delle nuove linee guida, a maggior ragione le multe si potranno ancora impugnare in caso di presenza della vecchia dicitura. Difatti seppur ciò non risulti ancora formalmente in una norma del Codice, è tuttavia un percorso interpretativo giustificabile e sostenibile in giudizio alla luce della novità appena introdotta dal MIT.
Peraltro il Comune, di fatto a conoscenza del problema da oltre venti giorni, se non interviene immediatamente, rischia sia di dover notificare verbali già in partenza nulli, con spese di spedizione (circa 16 € a notifica) sia di esporsi ad una valanga di ricorsi (con il rischio di una possibile condanna alle spese di giudizio).
Nel frattempo forse sarebbe opportuno che il Comune interrompa l’iter di notifica dei verbali emessi per violazione dei varchi, annullandoli de plano e in autotutela, e che non elevi nuovi verbali per quanto attiene alla ZTL se non dopo aver ottemperato alle linee guida dettate dal Ministero.