Il centro storico croce e delizia di Galatina e dei galatinesi. Spesso maltrattato, a volte coccolato, periodicamente sbeffeggiato ma sostanzialmente illuso con promesse mancate. Ad occuparsene, con delega sindacale, è oggi Augusto Fachechi , il consigliere comunale subentrato al dimissionario Pasquale Romano da cui ha ereditato anche l’onore e l’onere di questo gravoso impegno. A lui abbiamo rivolto alcune domande sul centro storico e abbiamo intenzione, se gli interessati acconsentiranno, di fare la stessa cosa con gli altri delegati nei campi di loro competenza. Apriamo, dunque questa serie, con il consigliere Augusto Fachechi chiedendogli, come primo impatto, a chi paragonerebbe il centro storico, come immagine metaforica, tra una bella addormentata nel bosco, un malato cronico oppure un malato terminale.
“ Ritengo giusto paragonare il nostro centro storico ad una bella addormentata. Personalmente mi impegnerò, ovviamente con l’ aiuto dell’ Amministrazione Comunale, dei residenti e degli operatori commerciali del Centro Storico, tutti nessuno escluso, a contribuire al risveglio di questo bellissimo Centro e farlo brillare come merita”.
– Tutti ne hanno sempre parlato, tutti hanno programmato, nessuno costruttivamente agito. Ritieni il centro storico solo un penetrante strumento di propaganda elettorale oppure qualcosa ostruisce effettivamente ogni iniziativa?
” Un tempo parlare di riqualificazione del centro storico era una prerogativa della sinistra. Con l’ entrata in vigore della nuova Legge elettorale per i Comuni del 1993, tutti ne parlano, tutti i candidati Sindaci lo inseriscono nei loro programmi elettorali, ma questo solo in teoria. Ti assicuro che questa Amministrazione sta puntando molto sul centro storico, così come aveva previsto nel proprio programma elettorale. Molti degli interventi previsti nel PIRU (Piani Integrati per la Rigenerazione Urbana ), saranno realizzati nel Centro Storico. Quindi come vedi, per questa amministrazione, non si tratta solo di propaganda elettorale. Aggiungo inoltre una cosa molto importante: l’ Amministrazione di centro sinistra guidata da Rizzelli diede incarico al Professor Cervellati (un luminare nel suo campo) di redigere il P.R.G. (oggi PUG); nel suo Piano Cervellati aveva previsto un piano per il centro storico, istituendo anche un ufficio di piano presso gli uffici comunali. La priorità di Cervellati era quella di riqualificare il centro storico, considerandolo uno dei belli di tutta la Regione. L’Amministrazione Garrisi (centro destra) troncò il rapporto con Cervellati, sostituendolo con l’ing. Conversano. Con quella incauta decisione, Galatina ha perduto una grossa opportunità, fosse rimasto Cervellati, probabilmente oggi non staremmo qui a parlare di cosa fare”.
– Cosa ritieni, in generale, sia prioritario da realizzare per costruire un effettivo ed efficace punto di partenza da cui rilanciare il centro storico: opere strutturali o maquillage conservativo.
” Il centro storico di Galatina, sia per dimensioni che per qualità architettonica, può rappresentare una grande risorsa. Ritengo, che per la riqualificazione del nostro centro antico, bisogna attuare interventi sia di recupero urbano, sia di recupero edilizio, il tutto finalizzato ai probabili fruitori, e non per il mero bisogno di aprire cantieri. E’ necessario riportare gli abitanti ad abitarlo, ma non è sufficiente. Alla riqualificazione debbono concorrere molti fattori. Nel centro storico ci sono i negozi. Un tempo c’ erano gli artigiani. Gli uni e gli altri possono ritornare a conferire prestigio e attrazione per il centro. Per realizzare ciò è indispensabile la grande attenzione del pubblico, ma è altrettanto necessaria la partecipazione delle categorie interessate”.
– Una cosa che pensi di poter realizzare e su cui intendi impegnarti a realizzare che sia realisticamente fattibile.
” Non ho la presunzione di poter realizzare qualcosa da solo. Noi siamo una squadra, il Sindaco, tutta l’amministrazione, l’ assessore alle attività produttive e il sottoscritto delegato al centro storico. Lavoriamo in gruppo. Il mio impegno personale, da delegato al centro storico, sarà quello, quanto prima, di costituire un gruppo di persone, tecnici e non (volontari), che prendano in considerazione per prima cosa la viabilità che risulta essere il problema principale per i residenti ed i commercianti. La seconda cosa su cui mi impegnerò sarà finalizzata al rilancio e all’ incentivazione degli insediamenti delle attività artigianali, commerciali, professionali e di servizi, con delle norme in deroga alle disposizioni del R.I. vigente come hanno fatto molti altri Comuni. Come vedi poche cose ma fattibili”.
– Il pomo della discordia di ogni estate. Centro storico chiuso al traffico si, oppure no. Per i commercianti no per l’ amministrazione si. Si possono contemperare le due esigenze? Come? Cosa andrebbe eventualmente corretto nell’ attuale impostazione del traffico?
” Per quanto riguarda la chiusura al traffico nel centro storico, come per tante altre cose, ci sono commercianti favorevoli e commercianti contrari alla chiusura. Ci sono residenti favorevoli e residenti contrari alla chiusura. Noi come Amministrazione siamo favorevoli alla chiusura estiva (per il momento), personalmente sono per la chiusura totale eccetto i residenti naturalmente. I motivi principali sono due: uno riguarda piazza S. Pietro, durante l’ orario di chiusura la piazza non è più un parcheggio e la gente può passeggiare e godere della sua bellezza; l’ altro motivo, molto più importante, è il basolato. Il basolato di corso Vittorio Emanuele, via Umberto 1° e via Lillo sta sprofondando per colpa del traffico intenso che confluisce su queste strade. Il sottoscritto insieme con l’ assessore Russi, abbiamo stilato un orario di chiusura estiva al traffico, sottoponendolo ai commercianti interessati. In corso d’opera lo abbiamo corretto per andare incontro alle esigenze della maggior parte di essi, ma come succede spesso in questi casi le lamentele continuano ad esserci. Bisogna sapere che è la politica a prendere delle decisioni, eventualmente anche concordate, anche impopolari, e non è possibile farsi dettare l’ agenda dai commercianti”.