Il Sedile

Gaza: Dio salvi quei bambini innocenti.

Rubriche/di Piero D’Errico

Non tutte le ragioni stanno da una parte, come non tutti i torti stanno dall’altra parte.

Noi adulti qualche sbaglio lo abbiamo fatto, forse anche più di uno.

Possiamo avere delle colpe per aver fatto scelte sbagliate, sostenuto scelte non giuste, appoggiato scelte avventate.

I bimbi no, non hanno nessuna colpa, ma non tutti vivono nel posto giusto e nel momento giusto, sono in tanti a vivere in un momento bagliato.

Ed ora si aggirano soli tra le macerie di Gaza, sporchi di terra e mentre piangono, le lacrime che scendono dai loro occhi lavano   il viso sporco di terra portata via da scoppi di bombe che si susseguono poco lontane.

Sono armati solo del loro meraviglioso sorriso che la guerra sta spegnendo e sta sostituendolo con la paura.

Dio salvi quei bimbi innocenti, quei bimbi che chiamano la loro mamma sepolta sotto terra e per farsi sentire bussano con le loro mani sulla terra che la copre.

E intanto piangono, piangono disperatamente.

Non toccate i bambini, loro non hanno colpa, non e’ quello il loro posto non e’ quello un posto per bambini.

Se riesci a provare dolore, sei vivo. Se riesci a sentire il dolore degli altri, sei umano”.

Però, per quanto tempo ancora dobbiamo continuare a sentirci “umani” e sentire il dolore degli altri, mille volte più forte di    ogni proprio dolore.

Quanta cattiveria in giro nel mondo, quanta sete di vendetta,  quanta crudeltà e che brutto mondo cari “figli” vi abbiamo fatto  trovare.

Chissà se un giorno riuscirete a perdonarci.

Sono in fila nel traffico, tra un rosso che scatta e un verde che aspetto. Tra la radio che suona e il telefono che squilla.

Siamo in tanti ad aspettare che una luce rossa diventi verde e intanto si accellera per non farsi trovare impreparati.

Tutt’intorno un vociare festoso di bimbi appena usciti da scuola, sopra di noi un cielo tinto d’inchiostro, fa dire in pieno giorno: è già sera.

E mentre sei là con pochi pensieri e tanta fretta senza motivo, da lontano un rumore, come uno scoppio, fa scattare gli allarmi e tremare le foglie.

Sembra come il rumore di una bomba.

No, No, è solo un tuono. Grazie a Dio.

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