Il Sedile

Galatina/Gestione rifiuti urbani: suonano campanelli d’allarme?

Cronaca/di pietro zurico

La Determinazione n. 23 del 16/01/2024 della Direzione del dipartimento dei Lavori Pubblici porta a conoscenza che il 13 novembre 2023 è stato stabilito di prorogare, il contratto di appalto con la ditta ECOTECNICA SRL” per il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani fino alla definizione della procedura di gara per l’affidamento del servizio, agli stessi patti e condizioni del contratto in essere.

Il canone mensile rimane fissato in € 272.621,81 oltre IVA 10%.

Viene aggiunto poi che “la ditta Ecotecnica Srl ha trasmesso la fattura n. 1 del 15 gennaio 2024 dell’importo di € 200.000,00 oltre IVA del 10% pari ad € 20.000,00 e così per complessivi € 220.000,00 per la corresponsione in acconto per il servizio svolto nel mese di Gennaio 2024“.

La Determinazione in oggetto porta il geom. Mengoli Saverio quale responsabile del procedimento e l’ing. Verona Rocco Alessandro quale Dirigente/Responsabile.

Per ciò che concerne l’acconto liquidato a metà gennaio alla ditta Ecotecnica ci sarebbe da chiedere se quanto scritto sia frutto di un “refuso”, di un errore di calcolo oppure di altro.

A me pare che la liquidazione di 220.000 euro su un totale di 297.000 più che un acconto sia la quasi totalità di quanto dovuto all’azienda per il mese di gennaio e quindi non “per il servizio svolto”. Almeno non l’intero servizio svolto.

A ciò si aggiunge, sempre da quanto riportato in determina, che ” il Geom. Saverio Toma, ha emesso apposita certificazione di regolarità del Servizio, che si allega alla presente“. Il geometra possiede la sfera di cristallo? Come faceva a sapere che nei 15 giorni successivi il servizio si sarebbe svolto con regolarità? Ha dunque certificato grazie alle sue qualità di veggente?

Ed ancora: “da quando in qua l’Amministrazione comunale paga anticipatamente un servizio che non è stato svolto nella sua interezza temporale e materiale?”

Anche perché corre più che una voce del malcontento che aleggia tra dipendenti dell’azienda che a lor dire non avrebbero avuto corrisposto sia lo stipendio relativo al mese di dicembre che la tredicesima mensilità. Insomma un Natale senza panettone. Corrispondesse a verità sarebbero campanelli d’allarme da tener di conto.

Per concludere due parole relativa alla proroga “fino alla definizione della procedura di gara per l’affidamento del servizio”. E’ risaputo, allo stato attuale dei lavori preparatori e di espletamento della gara, che prima di 12-18 mesi sarà tecnicamente impossibile completare la procedura.

Ciò significherà dovere procedere a colpi di proroghe? Se anche fosse accettabile da un punto di vista legale l’indicazione così generica del tempo di proroga, perché mai non si è ricorsi all’utilizzo della clausola contrattuale che prevede la possibilità di proroga del contratto per la stessa durata di quello originario?

Sarebbe stato sicuramente più trasparente rispetto a “sino all’affidamento del servizio“. Qualcosa non quadra.

Exit mobile version