Cronaca/Area Comunicazione Antonio Antonaci

Si celebra sabato 12 marzo la prima “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato il decreto che istituisce questa ricorrenza annuale, sulla scia di quanto previsto dalla legge 14 agosto 2020, n. 113 “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie”.

È  importante compito di  istituzioni e semplici cittadini quello di organizzare iniziative di comunicazione volte a promuovere una cultura che condanni ogni forma di violenza nei confronti dei lavoratori della sanità. Nel quinquennio 2016-2020 sono stati, infatti, più di dodicimila in Italia i casi di infortunio in occasione di lavoro accertati dall’Inail e codificati come violenze, aggressioni, minacce o similari perpetrate nei confronti del personale sanitario, con la paurosa media di circa 2.500 l’anno.

I numeri non considerano tutte le aggressioni, pur numerose, che non sfociano in denunce di sinistro. Come evidenziato da dati resi dall’INAIL, nel 58% dei casi si tratta di attacchi fisici e non verbali ed oltre il 40% vede come teatro il Pronto Soccorso. La situazione è peggiorata, nel contesto pandemico. “Gli operatori sociosanitari e sanitari, soprattutto quelli del Pronto Soccorso – sostiene Antonio Antonaci, candidato sindaco di “Progetto per Galatina” – sono particolarmente esposti poiché troppo spesso sono costretti ad operare in condizioni di organico ridotto con turni massacranti, a far fronte ad un utenza sempre numerosa ed esigente, laddove invece vi è carenza di risorse e mezzi, mancanza di organizzazione e precarietà strutturale. Ciò rende la “prima linea” del SSN vulnerabile senza colpa alcuna.”