Il Sedile

Giovedì, 8 giugno 2023, presentazione del libro “I segreti di Oppido Tralignano di Paolo Vincenti.

Eventi/di Area Comunicazione “Galatina Letterata”.

I segreti di Oppido Tralignano è il titolo dell’ultimo romanzo breve, pubblicato da Agave Edizioni, di Paolo Vincenti, che giovedì 8 giugno, alle ore 19.00, sarà presentato presso il salone dell’ex Monastero della Clarisse a cura del Salotto di Cultura Galatina Letterata.

Dopo i saluti istituzionali del consigliere delegato alla cultura Davide Miceli, a dialogare con l’autore saranno il prof. Vito d’Armento, dell’università del Salento, e la prof.ssa Anna Stomeo, semiologa ed attrice, componente della Società di Storia Patria Puglia Lecce.

Oppido Tralignano è una città di mare del Sud, chiusa in sé stessa come spesso lo sono le nostre città di mare, una città fortificata, immaginaria, misteriosa e inquietante. La voce che parla di questo luogo insolito e misterioso, a noi così familiare, è la voce di un narratore che conosce bene i fatti, pur non essendone in alcun modo implicato. È uno spettatore esterno, che sa tutto e si compiace di raccontare ciò che sa agli altri, senza minimamente censurarsi ed anzi rivendicando di essere politicamente per nulla corretto.

Oppido Tralignano è un luogo sonnolento, dove i giovani non hanno nulla di meglio da fare che seguire i corsi “sull’intreccio dei panieri per fichi” mentre periodicamente i turisti dell’orrore saccheggiano le contrade oppidane. L’autore induce il lettore a credere che si stia parlando del Salento, la terra in cui egli vive ed opera, in realtà il racconto si addice a tutta l’Italia meridionale, in questo luogo “mosche e zanzare ronzano e gironzolano” come un’inquietante musica di sottofondo, qui si agitano i personaggi della storia: il cannibale barista Barbarino, Lele il ragazzo lupo, Michele Morbio il vampiro, Irene che ama darsi con estrema facilità a chi le pare, don Roberto Guccione il parroco dedito a “piacevoli sollazzi” e molti altri tralignati.

Il narratore segue i destini con la tecnica della citazione e allusione agli universi più disparati: Esopo, Fedro, Ovidio, Virgilio, Marvel…

Ciò che conta è che l’autore è riuscito a rappresentare l’inferno della città meridionale nella quale il tralignamento è condizione diffusa.

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