L’iniziativa fa seguito all’interruzione delle trattative da parte delle associazioni datoriali sul rinnovo del contratto collettivo nazionale del trasporto pubblico locale.
Cronaca/Sindacale/di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Autoferro e Faisa Cisal
Giornata di sciopero nel trasporto pubblico locale. Alla base della protesta lo stop alle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale per Autoferrotranvieri Internavigatori (ossia le categorie di lavoratori che assicurano la mobilità nel trasporto pubblico locale).
Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Autoferro e Faisa Cisal hanno proclamato lo sciopero per l’atteggiamento non costruttivo delle associazioni datoriali.
Al tentativo delle organizzazioni sindacali di mantenere aperto il confronto con spirito propositivo e mai strumentale, rispetto alle proposte contenute nelle linee guida della piattaforma unitaria sindacale, non è corrisposto da parte delle associazioni Asstra, Agens ed Anav alcun riscontro positivo.
Legittime rivendicazioni. Il sindacato ha registrato posizioni inaccettabili ed opposte rispetto alle legittime rivendicazioni promosse a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. Le associazioni datoriali hanno manifestato un’evidente mancanza di responsabilità nei confronti della categoria, del settore e della cittadinanza. Ecco il contenuto della piattaforma sul quale si è arenata la trattativa:
· Incremento salariale: adeguamento delle retribuzioni in linea con l’aumento del costo della vita;
· Miglioramento normativo: revisione della parte normativa del Ccnl per favorire una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;
· Sicurezza sul lavoro: identificazione di soluzioni per contrastare il fenomeno delle aggressione ai lavoratori del settore;
· Carenza strutturale negli organici aziendali;
· Deterioramento delle condizioni lavorative.
Ostruzionismo. Temi particolarmente sentiti, sui quali le organizzazioni sindacali hanno ottenuto come risposta l’ancoraggio a posizioni volte esclusivamente alla massimizzazione della produttività, proposte provocatorie tese all’aumento dei carichi di lavoro e alla ulteriore compressione delle condizioni lavorative, senza alcun riguardo rispetto alle legittime esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e ai temi relativi alla salute e sicurezza delle lavoratrici dei lavoratori. Alle proposte sindacali tese a realizzare condizioni lavorative utili a concretizzare gli obiettivi di sviluppo previsti dal PNRR, le associazioni datoriali hanno risposto riproponendo modelli gestionali anacronistici, perdendo l’opportunità di contribuire alla necessaria trasformazione del trasporto pubblico locale anche in termini di sostenibilità economica, sociale ed ambientale.
Lo sciopero. Da tutte queste motivazioni parte la proclamazione dello sciopero di 4 ore stabilito per giovedì 18 luglio, da svolgersi con le seguenti modalità:
· personale di esercizio (conducenti, trazione, scorta, operatori d’esercizio, verificatori T.V., addetti esercizio, sale operative, stazioni, assistenza alla clientela, informazione al pubblico, ecc) dalle ore 19.30 alle ore 23:30
· personale impianti fissi (amministrativi, depositi, officina, manutenzione, ecc.) ultime 2 ore fine turno.
Durante lo sciopero saranno comunque garantite sia le fasce di garanzia sia i servizi minimi indispensabili.