Rifondazione Comunista seguirà le direttive della dimissionaria Forte, il PD pronto ad un rimpasto generale di Giunta.
Galatina – Udite, udite la Forte si è dimessa. ” Finalmente ha finito di far danni” è il commento più benevolo che circola in città. Il problema, però, non è tanto quello di poter fare ancora danni, i margini rimasti erano per lei ormai ristrettissimi, quanto quello che tutti i danni che poteva fare, ed anche di più, li ha già ampiamente fatti. Con somma scorrettezza politica avrebbe poi voluto (che aquila) nascondere questo disavanzo di bilancio (di circa 700.000 euro) ai cittadini con qualche alchimia politica.
Un po come nel film ” Totò truffa” nella famosa scenetta in cui Totò si inventa insieme all’indimenticabile Nino Taranto vari travestimenti per togliersi di dosso il padrone della casa che esigeva il pagamento degli affitti arretrati. La nostra, per fortuna ormai ex, che ti inventa o tenta di inventare? Pensa ad una magia alla mago Oronzo: sollevare il tappeto della sala riunione di Giunta, e nascondere il disavanzo di 700.000 euro sotto il tappeto, così nessuno se ne accorge e chi vivrà vedrà.
Visto che di quelle magie nessuno dell’allegra brigata ne era convinto, dopo aver mandato tramite gli amici e gli amici degli amici, messaggi in codice, comincia a sbattere i piedi, minacciare, urlare, strepitare e visto che continua a non commuove ne intimidire nessuno si dimette e tenta di far cadere le colpe di tutto il suo nefando operato sugli altri che pure di colpe ne hanno tantissime ma nello specifico assai meno delle sue.
L’evasione è vero è un brutto guaio, crea problemi e discriminazioni ma il tentare di far credere che sia la sola causa del disastro economico è scorretto sia politicamente che intellettualmente. Innanzi tutto si cominci col dire cosa si è fatto in questi ultimi 4 anni (a parte la ridicolaggine di assegnare ad una Società privata il compito di scovare quali e quante siano le abitazioni abusive). Vi rendete conto? La Direzione del Territorio non sa se e quante abitazioni abusive esistano sul territorio di Galatina. Renzi recupera l’evasione canone Rai tramite i contatori Enel e qui si pensa ancora alle Società private risolvi-tutto per scoprire qualcosa sui soliti furbetti del quartiere. Attenzione che oltre tutto questa è una iniziativa solo di pochi giorni fa (Delibera n.180 del 16 giugno).
Da apprezzare poi il risvolto emotivamente patetico che cerca di dare al suo gesto: “il cittadino che già paga non deve essere gravato di nuovi balzelli”. Bene, brava, 7+. Peccato che non le abbiamo sentito emettere neanche un sospiro quando insieme agli ex compagni di merende ha gravato le famiglie galatinesi, con figli, di più alta tassazione per la refezione scolastica, rette di iscrizione etc. Non ci ha spiegato, e come cittadini ce lo doveva, dove stava come assessore alle partecipate, mentre la CSA si approvava bilanci assai poco trasparenti e preparava ricorsi contro il Comune di Galatina per milioni di euro.
E sempre come assessore alle partecipate non ci ha spiegato dove stava quando la Fiera del Salento Spa in liquidazione si appropriava dei capannoni del Quartiere Fiersitico e se li affittava per conto proprio per continuare a pagare per anni gli incarichi politici a liquidatori e organi collegiali di vigilanza che, insieme a lei, ancora non abbiamo capito cosa abbiano vigilato. Ora si illude che, come l’ acqua santa battesimale cancella il peccato originale, alla stessa stregua basti un recita farsesca ed una velleitaria autodifesa per essere redenta dagli obbrobri e dalle sevizie fatte a questa città ed ai suoi cittadini.
Sono intanto al lavoro le segreterie politiche. Dagli ambienti vicini al partito di maggioranza della Giunta Montagna, il PD, si apprende che si procederà ad un rimpasto generale dell’esecutivo attendendo in ogni caso le decisioni ufficiali del Partito della Rifondazione Comunista se restare o uscir fuori dalla maggioranza. Per dichiarazione del Consigliere comunale di Rifondazione Comunista, Antonio Congedo, si apprende che il Partito seguirà le linee guida dettate dal dimissionario assessore.