IL 27 marzo, alle 20, al Patria Palace, organizzato dal Lions Club meeting sul tema.Parleranno Wojtek Pankievicz e Biancaneve Codacci-Pisanelli. Saluto del rettore Zara.
Lecce – Nel 60° anniversario di fondazione dell’Università del Salento, il 27 marzo si terrà un meeting sul tema “Giuseppe Codacci-Pisanelli un uomo del salento nel mondo”. Wojtek Pankiewicz, primo vice presidente del Club, ha dichiarato : “ Avrò la gioia e l’onore di raccontare l’illustre statista salentino, un grande uomo che tanto ha dato al Salento, uno dei Padri della Costituzione italiana. Egli nacque il 28 marzo 1913 e si spense il 2 febbraio 1988. Tre volte ministro, fu uno dei fondatori dell’Università di Lecce, della quale fu il primo rettore e restò in carica per venti anni consecutivi. Insigne giurista, fu eletto a 33 anni, quale esterno per la Democrazia Cristiana, nella circoscrizione Lecce-Brindisi-Taranto, deputato all’Assemblea Costituente, nella quale fu designato quale membro della Commissione dei 75, incaricata di redigere il progetto di Costituzione.”.
Pankiewicz ha proseguito : “Ho avuto la fortuna di essere suo assistente universitario ed amico nell’Università di Lecce per diversi anni, ereditandone poi la cattedra di Diritto Pubblico. Il suo pensiero è quanto mai vivo ed attuale. Era molto viva in lui l’idea politico-territoriale di Regione Salento. Fu geniale nell’intuire che anziché agire, come fecero i politici dell’epoca, di Taranto e Brindisi, chiedendo e ottenendo una grande industria come l’Italsider e la Montecatini, che hanno devastato e inquinato il territorio, era preferibile investire in cultura , chiedendo e ottenendo così l’Università a Lecce. E con la cultura ne hanno tratto grande giovamento il nostro turismo e la nostra economia. E ne hanno tratto giovamento, soprattutto, le donne salentine, alla cui emancipazione Codacci-Pisanelli ha dato un grosso contributo, in quanto negli anni ’50, ’60 e ’70 la maggior parte delle famiglie delle province di Lecce, Brindisi e Taranto non mandava le ragazze a studiare fuori. Migliaia di donne hanno potuto così studiare e laurearsi presso l’Università di Lecce.”.
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