Rubriche/Opinioni/di Luigi Mangia

Negli ultimi 10 anni sono stati fatti tagli nella sanità di oltre 37miliardi di euro. Il presidente Emiliano, assessore alla sanità, non si è risparmiato nei tagli e nella chiusura degli ospedali.

Il suo piano di ordino ospedaliero, oggi sta mettendo in luce, sia gli errori sia le gravi insufficienze, in particolare nei posti di terapia intensiva ai quali sono appena 300. Il Comitato Pro-ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina si era impegnato raccogliendo 8000 firme per evitare il declassamento del “S. Caterina Novella” e ad alta voce aveva chiesto di rivedere il piano di riordino perché insufficiente rispetto ai servizi territoriali di assistenza al cittadino.

La politica è stata debole, il presidente Emiliano, i suoi esperti, senza avere resistenza, hanno smontato la sanità del presidente Niki Vendola. Ora la Puglia si trova nell’emergenza del Covid-19, un virus sconosciuto ed estraneo alla nostra immunità e c’è grave preoccupazione in Puglia, in città per la carenza di personale e per il ritardo tecnologico degli ospedali.

L’epidemia del Coronavirus ha spaventato l’intera Europa, la quale per fermare l’epidemia è disposta a fare importanti, straordinari, investimenti proprio nella sanità. Per l’Italia, più ancora per il Sud, quindi per la Puglia è l’occasione per riparare gli errori del passato nella sanità e soprattutto per fare gli investimenti mancati, ma assolutamente necessari per gli ospedali. Il Comitato Pro-ospedale “S. Caterina Novella” chiede di avere un assessore alla Sanità in Puglia esperto, capace, competente del settore e a tempo pieno, lo richiede l’emergenza del momento.