Lo hanno deciso i giudici di Brindisi e Lecce: “È la prima volta che accade”, afferma l’avvocato Cosimo Falangone

Cronaca/ di RisarcimentoViaggi.

Ryanair condannata a risarcire i danni dei passeggeri coinvolti nello sciopero del personale dell’estate 2018. Per la prima volta la compagnia irlandese è stata riconosciuta responsabile di tali accadimenti, a Brindisi con il giudice Lanzilotto e a Lecce dinanzi ai giudici Rochira e Paparella, per merito di RisarcimentoViaggi.it, la prima web platform di assistenza professionale, informazione e tutela del settore turistico.

Prima di questa sentenza “spartiacque”, Ryanair si era difesa sostenendo che lo sciopero in questione fosse un evento di natura eccezionale con conseguente esonero della medesima a corrispondere qualsivoglia forma di risarcimento, rifacendosi impropriamente alla nozione di “sciopero aereo”. Lo staff di RisarcimentoViaggi.it, tuttavia, ha dimostrato che lo sciopero in questione non è stato originato da un mero capriccio del personale, ma conseguenza della condotta antisindacale che la compagnia ha posto in essere nei confronti dei sindacati scioperanti, omettendo di avere alcun rapporto con questi ultimi e giungendo addirittura a disconoscere qualsivoglia forma di rappresentatività.

“Le sentenze ottenute sanciscono un importante principio, ovvero la differenza tra uno sciopero aeroportuale, programmato da un soggetto terzo estraneo al rapporto commerciale tra compagnia e passeggero, e uno sciopero interno al personale di bordo, quale è quello che si è verificato nei casi oggetto di giudizio”, afferma l’avvocato Cosimo Falangone, fondatore di RisarcimentoViaggi.it assieme al CEO della startup Rubik srls, Gianni Inguscio. “Ryanair era stata informata con congruo preavviso dell’astensione dei propri lavoratori – aggiunge – e dunque era in grado di riproteggere i passeggeri su di un nuovo volo“.

Vi è ancora la possibilità di ottenere un risarcimento per tutti quei voli cancellati per sciopero del personale interno della compagnia irlandese nell’estate 2018, in quanto la prescrizione del diritto è di due anni dal verificarsi della cancellazione. In tali ipotesi i passeggeri possono avere un indennizzo che varia da 250 a 600 € in base al chilometraggio della tratta aerea indipendentemente dal costo del biglietto sostenuto. “Il nostro consiglio è quello di non fermarsi dinanzi al rigetto del reclamo della compagnia”, conclude l’avvocato Falangone.

RisarcimentoViaggi.it, startup salentina nata nel 2016, in virtù della sinergia con agenzie di viaggio e tour operator su tutto il territorio nazionale ha consentito a numerosi turisti, viaggiatori e passeggeri di ottenere il dovuto risarcimento del danno subito senza alcuna spesa legale anticipata. Chi fosse incappato in voli cancellati o con un ritardo superiore alle tre ore può consultare il sito www.risarcimentoviaggi.it.