Una realtà che concorre a far crescere solidarietà e responsabilità attraverso la partecipazione.
Si è svolto sabato 28 c.m. presso la Parrocchia S. Maria degli Angeli di Nardò un Convegno dal titolo “Gocce nel mare…. Il VOLONTARIATO ti incontra”. All’importante manifestazione hanno partecipato alcune Associazioni di Volontariato operanti sul nostro territorio. Per Galatina era presente l’Associazione di Volontariato in Oncologia “VIVERE”, nata a luglio del 2015 ma operativa solo dal 16 novembre 2015. Nel corso della serata, alla presenza di un folto pubblico, sono stati trattati i temi legati al volontariato del mondo cattolico e non solo, visto come risposta ai bisogni della società, azione che non significa semplice assistenzialismo ma vicinanza fattiva a coloro che si trovano in stato di necessità.
Hanno partecipato al Convegno l’Associazione “Medici Senza Vacanze”, l’Associazione ANT sede di Nardò, l’Associazione “Cuore e Mani Aperte” di Lecce e l’Associazione “Donatori volontari del sangue” di Nardò.
E’ stato molto apprezzato l’intervento di Giovanna Viola, vice Presidente dell’Associazione “VIVERE”, che ha esposto le linee guida del Progetto dell’Associazione di cui è Presidente il dott. Sergio Mancarella, Medico Oncologo Direttore del Reparto di Oncologia Medica dell’Ospedale di Galatina. I malati presi in carico da “VIVERE” possono contare sul servizio di assistenza, non solo ospedaliera, ma anche domiciliare attraverso gruppi di volontari organizzati. L’Associazione “VIVERE” vuole catalizzare intorno a sé le idee, lo slancio, i contributi, le risorse di tante persone che condividono la sua missione, permettendole di mettere in atto le iniziative necessarie non solo a prevenire, ma anche a combattere le malattie tumorali. Una diagnosi anticipata può offrire maggiori possibilità di guarigione, più lunga sopravvivenza, migliore qualità di vita.
L’Associazione “VIVERE”, ha continuato la sig.ra Viola, ogni giorno è accanto ai pazienti e alle loro famiglie, determinata ad affrontare la sfida. Non ci si può trincerare dietro un atteggiamento fatalistico o passivo perché, data l’incidenza della malattia, il cancro è problema di tutti e solo dal coinvolgimento di tutti può uscire la forza necessaria per combatterlo e vincerlo. Prendersi cura di una persona non è solo prescrivere una terapia ma soprattutto condividere un pezzo della vita del malato, perché il malato vive la difficile esperienza della malattia nell’incertezza e nella precarietà, nella vulnerabilità e nella fragilità. Nel reparto di oncologia medica di Galatina, ha proseguito la sig.ra Viola, il malato viene accolto come in una famiglia, non solo dall’unico medico oncologo dott. Mancarella, ma anche dal personale paramedico e dai volontari.
Questo è il volontariato, ha concluso la sig.ra Viola, una realtà che concorre a far crescere solidarietà e responsabilità attraverso la partecipazione. I volontari svolgono un’opera gratuita e di condivisione, perché mettono al centro del proprio intervento la dignità della persona malata.