L’avvenimento grazie all’affido del servizio di postalizzazione e rendicontazione delle contravvenzioni al Codice della Strada.
Siamo giunti anche a Milano grazie alla BIT, all’EXPO ed all’assessore Russi. Ora è il Dirgente del SUAP, nonché della Polizia Municipale etc, etc , a darci i lustri dell’internazionalizzazione. Tutto ciò lo si deve all’affido del servizio di stampa, postalizzazione e rendicontazione dei pagamenti relativi ai verbali di violazione alle norme del Codice della Strada.
L’appagante notizia si apprende dalla determina 1314 del 10 settembre con la quale il Dirigente in questione ci fa sapere che “la cronica carenza organica del servizio impone una accorta gestione del personale e delle procedure in modo da assicurare ai servizi esterni la “soglia minima” di funzionamento e che appare, pertanto, sempre più indispensabile ricercare quelle sinergie che esonerano il personale dalle attività puramente amministrative manuali e ripetitive, oltre che prive di veri contenuti professionali” .
Ora a parte la carenza organica del servizio da lui dichiarata, con la quale non capiamo come concilierebbe e giustificherebbe la sua decisone di prestare 18 ore di servizio settimanali a Gallipoli sottraendole a quello di Galatina, ecco come il Dirigente risolve il problema.
Lo risolve affidando il servizio di gestione delle procedure relative alla stampa, postalizzazione e rendicontazione dei pagamenti dei verbali elevati a norma del C.d.S. alla Ditta “Sapidata s.p.a.”, corrente in Gualdicciolo (Repubblica di San Marino) alla via F. da Montebello civ. 5.
Naturalmente senza una gara o una procedura negoziata ma contattando direttamente l‘ azienda in questione perché faccia un’offerta la quale ritenuta equa e conveniente dal Dirigente viene accettata.
Pertanto la ditta Sapidata di S. Marino proponendo al Comune di Galatina la spesa di € 2,20 per ciascun verbale si è assicurata il servizio di stampa e postalizzazione della notifica dei verbali di contravvenzione al C.D.S. e la rendicontazione degli stessi. Chi l’avrebbe mai detto che saremmo giunti ad intessere rapporti di lavoro con uno Stato extracomunitario che sino al febbraio 2014 era ancora inserito nella Black List del Ministero della Finanza.