Tra gli appuntamenti la consegna del “Premio Terre del Negroamaro” e Serena Brancale in concerto.
Eventi/di Redazione
Ultimo appuntamento con “Are/Terre del Negroamaro Fest”, la manifestazione promossa dal Comune di Guagnano con il sostegno della Regione Puglia e in collaborazione con il Comitato Tecnico Operativo “Progetto Terre del Negroamaro”, che promuove il territorio e le sue
ricchezze: la terra, il vino, il cibo, i luoghi e la comunità. In programma incontri, degustazioni, laboratori, passeggiate e musica accolti in piazze, vie e corti del centro storico di Guagnano, dove sono allestiti anche i punti di degustazione di vino e cibo.
Tema dell’ultima serata è “Sconfinare territori”, sabato 22, che inizia alle 20.30, in piazza Madonna del SS. Rosarioconla consegna “Premio Terre del Negroamaro”, edizione 2023. I premiati di quest’anno sono: Emilio Casalini, ideatore e conduttore del programma televisivo “Generazione bellezza”, Dario Stefàno, padre della disciplina sulle attività di enoturismo e di oleoturismo, introdotta di recente nel nostro ordinamento legislativo e Padre Antonio Leuci, cittadino guagnanese, missionario, superiore provinciale dei Padri Rogazionisti del cuore di Gesù, direttore di Caritas Albania dal 2017, impegnato nelle attività di sostegno e di formazione delle nuove generazioni nella diocesi di Lezhe, importante cittadina albanese.
Alle 20 aprono i banchi di assaggio e gli stand gastronomici nelle vie del centro storico con tutti “I colori del vino e del cibo” (via del bianco, via del rosso e via del rosato. Ticket vino: 10 euro 5 degustazioni a scelta, ticket cibo presso gastronomie locali). Dalle 21 il cuore del paese diventa la scenografia delle performance d’arte a cura del Fondo Verri per la tappa della rassegna “Luoghi d’allerta” ideata da Piero Rapanà, , con lo spettacolo di teatro d’ombre per bambini e famiglie “BanDita” di e con Silvio Gioia(largo di via Neviera) e la musica di: “ViolinOrchestra” con Francesco Del Prete al violino e Emanuele Coluccia al sax ( vico San Luigi);“G.T.G.” Trio Jazz composto da Roberto Gagliardi al sax, Mauro Tre al pianoforte, Marco Girardi alla batteria(via Castello); “FabulaMedBand”conla voce e i tamburelli di Daria Falco, la fisarmonica di Bruno Galeone, la tromba di Marina Latorraca e la batteria di Alessandro Chiga (piazza Calvario e improvvisazioni musicali in via Sindaco Memmo) e “Underwater” con il pianoforte, l’ukelele e la chitarra di Caterina Palmieri e Anna Carcagnì (Frantoio via Cavour). Gran finale in piazza Madonna del SS.Rosario che, alle 22, si riempie delle note jazz della raffinata e virtuosa Serena Brancale, in quartetto con Domenico Sanna (fenderrhodes/basso synth), Alfonso Deidda (piano/fiati), Dario Panza(batteria).
Are / Terre del Negroamaro fest è solo il primo passo di un nuovo progetto che amplia il già consolidato evento guagnanese “Premio Terre del Negroamaro” e mira a ripensare il territorio e le sue ricchezze: la terra, il vino, il cibo, i luoghi e la comunità. “Are” è un nome che richiama la terra, le sue dimensioni, ma è intesa anche come la coniugazione di tre verbi che interpretano una nuova visione del territorio e che scandiscono le tre serate: “coltivare dialoghi”, a partire dall’incontro e dal confronto si costruiscono intese e reciprocità per progetti di sviluppo della comunità; “gustare luoghi”, e assaporare l’esperienza attraverso corti, giardini e campagna, antiche industrie agricole e il racconto di contadini e produttori; “sconfinare territori”, ovvero uscire dal proprio per incontrare altre culture e lasciarsi attraversare: essere e dare agli ospiti un pezzo di radice con i suoi frutti, da accompagnare lontano, verso altre destinazioni.
“Dopo anni di indiscutibili successi, il Premio Terre del Negroamaro prende la forma di un vero e proprio Festival”, spiega François Imperiale, sindaco di Guagnano, “unendo tradizione e innovazione. Una tre giorni in cui dialoghi e dibattiti sulle strategie di promozione territoriale si incrociano con l’incontro tra grandi vini e piatti della tradizione. A fare da palcoscenico, i luoghi del nostro centro storico pronti a svelarsi ad appassionati ed enoturisti”.