“Voci criticanti” ind’a nuttata
Galatina – Voglio, per una volta, dare un messaggio di speranza alla città, un messaggio che spero abbia l ‘effetto di disarmare la penna di tanti “criticanti” che quotidianamente addossano alla maggioranza del “nostrano cambiamento” ingiuste ed ingiustificate accuse.
A cominciare dalla ZTL, al Salento bus, ai finanziamenti mancati e mancanti, senza mai neanche un attimo e neanche uno solo, a pensare che da queste situazioni apparentemente “non buone” può ripartire il paese, con maggiore forza, con maggiore slancio.
Mai, da parte loro, considerare o immaginare, la “non richiesta” di finanziamenti, un gesto di orgoglio e di dignità del nostro paese.
Un atto di ribellione, come dire: “tenetevi le vostre elemosine, non abbiamo bisogno della vostre elemosine”.
Accompagnando magari il tutto da una velata minaccia di uscire, con o senza referendum popolare, dalla Regione.
Ad ascoltare le tante “voci criticanti” sembra come se il paese vivesse nel “buio politico” avvolto e travolto dall’ improvvisazione o ad essere buoni una volta tanto, dalla inesperienza.
A distanza di un anno preciso, ancora non ve ne siete fatta una ragione, ancora pensate che la maggioranza di questo paese, viaggia a fari spenti, sperate nel gesto di qualcuno, in un accenno di crisi, un sottile distinguo da strumentalizzare.
Toglietevelo dalla testa, la maggioranza è coesa e compatta, tenuta insieme, unita dalla debolezza che è essa stessa “forza”.
Fatevene una ragione.
Queste “voci criticanti” raccontano come la storia del nostro paese assomigli alla “storia italiana”.
Un paese desideroso di cambiamento, da sfiorare addirittura il “disgusto” verso tutto ciò che sa di “vecchio”, che sa di “establishment”, eccitato e avvitato in una forte e giusta protesta manifestata con il voto, che si ritrova involontariamente e inavvertitamente con un “risultato” peggiore di ciò di cui si voleva liberare.
Insomma la “risoluzione” peggiore del problema stesso.
Nel frattempo a voi, misere “penne criticanti” tocca aspettare, tocca stare con pazienza e in silenzio ad aspettare.
A ripetervi sino all’alba, sino alle prime luci dell’alba:
HA DA’ PASSA’ A NUTTATA.