Cronaca/di I.C. Polo 2 Galatina

Mi fa immenso piacere condividere questa lettera scritta materialmente da una docente, ma che virtualmente rappresenta all’unisono la voce della nostra scuola ossia di tutti i docenti dell’infanzia, della primaria e della secondaria dell’I.C. Polo 2 di Galatina.

Sin dai primi di marzo tutti i docenti hanno raggiunto i propri alunni quotidianamente e per tre mesi hanno proseguito il lavoro in modalità a distanza.

La scuola ha fornito un valido supporto tecnico alle famiglie in difficoltà affidando in comodato d’uso numerosi PC portatili e chiavette per la connessione.

Nessuno è stato lasciato indietro in un momento complesso ed imprevedibile.

Anche se fisicamente distanti abbiamo fatto un buon lavoro di squadra: essere scuola vuole dire anche questo. Il sentire comune dei docenti, al termine di un anno scolastico che ha arricchito tutti noi, è condensato nella lettera che mi fa piacere condividere.

Eleonora Longo

Dirigente Scolastico I.C. Polo2

Non ho rimesso piede a scuola dal primo marzo.

Sanificazione dicevano. Invece, tutto è cambiato all’improvviso. Catapultata in una situazione inverosimile. Se me lo avessero preannunciato o profetizzato non ci avrei creduto. Roba da fantascienza. Chi si arrende è perduto? Non mi sono arresa. Rimboccate le maniche mi son messa a lavorare in modo totalmente, o quasi, nuovo. Certo niente più abbracci, niente più “Batti Cinque”, niente più saluti personalizzati, niente più voci che si rincorrono nei corridoi, né salti verso il cielo, né una partita con una palla di carta nell’atrio, niente più “Allora? La vogliamo finire?”, niente risate ai miei sbagli, niente pizzini che volano di mano in mano…

Il silenzio nell’edificio scolastico ora la fa da padrone. Solo in quel luogo però

Perché la SCUOLA non si ferma. Nessuno può fermarla. Computer, cellulare, tablet sono diventati aule virtuali dove ci si è incontrati, salutati, sorriso e svegliati con musica a tutto volume che proveniva dalle casse stereofoniche accanto al pc.

” Dai prof. Metti Gabbani! No, Diodato…Su ragazzi vi voglio tutti in piedi. Si balla” Almeno per 5 minuti. Lezione. Come sempre e non sempre. Io entrata nelle loro case, nella loro intimità, nelle cucine dei nonni, nel giardino della zia, con il fratellino in braccio oppure il cagnolino o il coniglio o il micio dispettoso. Ho ascoltato il respiro del loro vivere quotidiano. Il calore del letto disfatto. Il profumo del ragù e delle torte. E sono entrati nella mia vita. Nella mia casa.

Nel mio quotidiano.  Nella mia tristezza “Che è successo prof.? Si sente bene?” Abbiamo lavorato. Il lavoro ci ha tenuto uniti. Con umiltà e tenacia siamo andati avanti. E le scoperte sono state tante. Archeologa della psiche. Chi sembrava impaurito, nella classe reale, ha dimostrato grinta e coraggio in quella virtuale. Nessuno si è tirato indietro. Nessuno. E il pc, il tablet, il cel. Si sono riempiti di foto, filmati, compiti, disegni, domande, progetti, castelli, cuoricini svolazzanti, alberi e tanto altro ancora. No, nessuno può fermare la SCUOLA. Ci provano, ma non ci riescono. Neanche il coronavirus ce l’ha fatta o farà!

Ecco un video riassuntivo dei principali eventi che hanno caratterizzato questi ultimi mesi: https://drive.google.com/file/d/1bGnKLNfUb9EPK7oZnp6osorYeT5KF_uw/view