“Un fenomeno divenuto pesante e pericoloso” è stato definito da Coldiretti durante la visita del ministro Salvini in visita alla Fiera a Bari.
Boom di furti in campagna con 300 milioni di euro di danni in un anno. E’ quanto denunciato da Coldiretti al Ministro degli Interni, Matteo Salvini, in visita in Fiera, in relazione alle razzie che si moltiplicano nei campi italiani.
Il Ministro ha assicurato di attivare ogni provvedimento utile, acquisendo informazioni dall’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, promosso da Coldiretti.
Il fenomeno della micro e macro criminalità nelle aree rurali pugliesi è divenuto pressante e pericoloso per la stessa incolumità degli agricoltori – ha denunciato Coldiretti Puglia – e in questo scenario di strisciante diffusione dell’illegalità e clima di pericolosa incertezza, le aziende corrono il forte rischio di perdere competitività.
“Assistiamo alla ‘stagionalità’ delle attività criminose in campagna – ha denunciato Coldiretti- perché squadre ben organizzate rubano l’uva da tavola da agosto ad ottobre, le mandorle a settembre, le ciliegie a maggio, tagliano i ceppi dell’uva da vino a marzo/aprile, rubano le olive da ottobre a dicembre, gli ortaggi tutto l’anno, ma preferiscono i carciofi brindisini e gli asparagi foggiani, dimostrando che alla base dei furti ci sono specifiche richieste di prodotti redditizi perché molto apprezzati dai mercati, rubano gli ulivi monumentali perché qualcuno evidentemente li ricerca. I furti sono praticamente quotidiani tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne”. e non possiamo permetterci che continui ad essere messa a repentaglio l’incolumità dei nostri produttori”.
Sensibilizzare gli agricoltori circa l’importanza di denunciare è l’obiettivo di Coldiretti Puglia, per analizzare dove si registrano in più larga misura i fenomeni criminosi, quando avvengono i furti, quali sono mezzi e prodotti maggiormente appetibili e come è strutturata la ‘filiera’ della ricettazione per economizzare le attività di polizia, non lasciando isolate le vittime e rassicurandole circa l’anonimato della denuncia non restando isolati.
La situazione nel Salento è così mappata.
BRINDISI – Si segnalano furti di carciofi, ortaggi, mezzi agricoli quali trattori, scopatrice, furgoni, oltre alla recrudescenza del fenomeno dei furti di ulivi e uva. I mezzi agricoli sono rubati soprattutto durante le ore diurne, nel pieno dello svolgimento delle attività agricole e all’imbrunire si registra il maggior numero di furti di olive.
LECCE – I comuni maggiormente interessati dell’hinterland di Lecce sono Frigole di Lecce, Surbo, Caprarica, Cavallino, Monteroni, Trepuzzi, ecc.
La maggiore incidenza di furti in aree rurali in provincia di Lecce si verificano nell’hinterland della città capoluogo, in particolare nei comuni confinanti con Lecce e immediatamente vicini al confine con la provincia di Brindisi, quali Frigole di Lecce, Surbo, Caprarica, Trepuzzi ecc…
In questi comuni si sono verificati numerosi casi di furti di attrezzature agricole (aratri, scuotitori, atomizzatori, ecc.) e alcuni casi anche di trattori, così come si sono verificati casi di tentativi di furti di olio dai frantoi.