Cronaca/di Carmine Perrone – assessore Lavori Pubblici e Pierluigi Mandorino, consigliere comunale delegato alla frazione di Noha
Siamo costretti a rispedire le accuse di superficialità, mistificazione e mancata conoscenza dei dossier alla consigliera Loredana Tundo che passa le proprie giornate a diffondere su facebook e sui siti di informazione interpretazioni strumentali di fatti e atti che generano un inutile allarmismo che non serve a nulla se non ad alimentare, dal suo punto di vista, il proprio ego politico.
Ci teniamo a rassicurare ancora una volta i cittadini ribadendo che non c’è nessun rischio di perdere il finanziamento per la messa in sicurezza e restauro conservativo della Torre dell’orologio di Noha.
Insieme ai tecnici comunali, siamo costantemente in contatto con gli uffici della regione al fine di seguire con la massima attenzione gli iter procedimentali di tutti i progetti in corso, compreso quello sulla Torre dell’orologio di Noha, e stiamo lavorando senza risparmiarci per realizzare nel più breve tempo possibile quelle opere pubbliche e quei progetti strategici che possano restituire al nostro territorio la centralità che merita.
Nello specifico, al fine di chiarire la questione nel merito, ribadiamo che il termine entro il quale il comune di Galatina è tenuto ad affidare i lavori per la messa in sicurezza della Torre dell’orologio di Noha è Luglio 2023 perchè il termine da considerare ai fini della decorrenza dei dodici mesi entro cui il comune di Galatina è tenuto ad affidare i lavori è quello che fa riferimento alla data di adozione dell’impegno di spesa ovvero alla data di adozione dell’ A.D. n. 459 del 13/07/2022.
Dopo mesi in cui abbiamo dovuto smentire e smontare in continuazione argomentazioni ed accuse provenienti da chi come la consigliera Loredana Tundo non ha ancora accettato la sconfitta elettorale, diciamo che se è questo il modo in cui qualcuno pensa di amministrare o di progettare il futuro allora ringraziamo ancora tutti i cittadini che qualche mese fa si sono espressi per affidare la guida della città a chi invece oggi chiede solo di poter lavorare serenamente nell’esclusivo interesse della città.