
Eventi/di I.C. Polo 2 di Galatina
A scuola non si imparano solo regole di grammatica e matematica ma anche e soprattutto le regole della vita senza le quali è poi difficile vivere in una società senza essere sopraffatto e senza sopraffare i più deboli.
Il rispetto, la condivisione, i gesti di amore gratuito, la generosità, sono tutti valori che non possono essere appresi sui libri di scuola e neanche raccontati attraverso le parole degli insegnanti; sono valori che per poter sedimentare nell’animo di ognuno di noi hanno bisogno di essere vissuti con tutti e cinque i sensi di cui siamo dotati.
È per questo che il 2 ottobre, in occasione della Festa Nazionale dei Nonni, le classi quinte del Polo 2 di Galatina hanno partecipato con grande gioia all’evento creato dal Centro diurno per le Demenze e l’Alzheimer “Santa Rita” di Galatina in collaborazione con i Centri Diurni “L’Aquilone” e “La Bussola”.
Dopo l’accoglienza presso il Centro Polivalente
“Officine Martinucci” i piccoli studenti hanno imparato, prima tramite dei
docuvideo e poi testando in prima persona, come si svolge la vita quotidiana
all’interno dei Centri “Santa Rita”, “L’Aquilone” e “La Bussola”.
Coltivazione biologica, lavorazione della pietra leccese, sport della vela,
danza comunitaria, fisioterapia, vari laboratori manuali, sono solo alcune
delle attività svolte e che si rivelano terapeutiche per tutti gli ospiti delle
varie strutture.
Per i nostri bambini è stata una meravigliosa esperienza di arricchimento personale che ha insegnato loro come la diversità sia solo negli occhi di chi guarda e che, trovata la chiave di comunicazione giusta, ci si può relazionare con chiunque, basta solo volerlo veramente.
“Grazie per
aver aperto le porte ai nostri bambini e aver insegnato loro che ciò che può
sembrare diverso è normalità, un importante bagaglio che porteranno con loro
anche da adulti, o almeno è ciò che speriamo!” commenta, infatti, uno dei
genitori di un bambino.
La sensibilità dimostrata dai piccoli, il loro
modo di interagire con i nonni, inoltre, ci fa capire che c’è veramente
speranza e che ciò che può fare la differenza sono sicuramente esperienze come
questa in cui scuola, famiglia e territorio lavorano fianco a fianco per
crescere adulti educati e rispettosi.