Il Sedile

il 22 agosto, alle ore 21.00, presentazione del libro di Giancarlo Piccinni “Anticorpi di Pace”.

Eventi/di Ass.ne “Galatina Letterata”.

Antonio Bello è per tutti don Tonino Bello. Prima ancora di essere stato vescovo di Molfetta-Giovinazzo-Terlizzi e poi di Ruvo, è stato un prete della diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca con il compito di formare i giovani seminaristi. E’ stato amministratore della parrocchia del Sacro Cuore di Ugento e parroco della Chiesa Matrice di Tricase.

Oggi Papa Francesco, dopo essere stato a pregare sulla tomba di don Tonino ad Alessano ha aperto la fase diocesana della sua causa di beatificazione. Un prete, un parroco, un pastore scomodo secondo molti ma dalle scelte forti e coraggiose. Il suo ministero episcopale è stato caratterizzato dalla rinuncia a quelli che considerava segni di potere e da una costante attenzione verso gli ultimi. Su questi due perni si è sviluppata la sua testimonianza di fede al servizio delle Chiesa, sua l’idea di costituire gruppi Caritas in tutte le parrocchie e fondare, inoltre, una comunità per la cura delle tossicodipendenze.

Ha lasciato sempre aperti gli uffici dell’episcopio per chi avesse voluto un riparo per la notte e per chi semplicemente parlargli. Oltre che grande teologo è stato scrittore e poeta ma è stato soprattutto campione del dialogo, costruttore di pace, protettore dei poveri. Sua la definizione di “Chiesa del grembiule” per indicare la necessità di farsi umili, a testimoniare il dovere, la bellezza di essere dalla parte degli emarginati.

Tantissime le tracce che don Tonino ci ha lasciato: biglietti, articoli, omelie, incontri, richieste di collaborazione ma ciò che lascia sconcertati sono le pagine di oltre trent’anni fa dedicate alla povertà e alla guerra “… recidiva preoccupante. Si è pensato che fossero maturati nell’organismo mondiale degli anticorpi così forti contro il mal di guerra, che non avremmo mai più sentito parlare di violenza armata… invece eccoci in una più tragica ricaduta…”.  Ciò che ha consegnato ai posteri viene riproposto alla nostra attenzione in “Anticorpi di pace-Pagine inedite e ritrovate”, un volume di ben 176 pagine con l’esaustiva prefazione del cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione per le cause dei santi.

Il testo è come se sia stato scritto a quattro mani ed è diviso in due parti: la prima parte, di cui è autore don Tonino, riporta “pagine inedite e ritrovate”,  la seconda riguarda una raccolta di interventi che l’autore Giancarlo Piccinni, presidente della Fondazione intitolata al vescovo di Alessano, ha tenuto in momenti diversi come la visita di Papa Francesco nel 2018 sulla tomba di don Tonino, la pandemia, il ricordo nelle parole di Marcello Bello e il discorso di don Tonino nel 1989 all’Arena di Verona con l’intervista a margine di questo evento.

Il libro, per i tipi di Edizioni San Paolo, è dedicato “alle vittime di tutte le guerre di questo secolo” e le royalties derivanti dalla vendita saranno destinate ai profughi dell’Ucraina.

Ascolteremo il dr Giancarlo Piccinni, il 22 agosto, alle ore 21.00, dopo i saluti dell’assessore Sebastiano Leo, del sindaco Fabio Vergine e del consigliere Davide Miceli, in un appassionante dialogo con Antonio Caprarica, scrittore e giornalista e con il professore Fulvio de Giorgi dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. A moderare la conversazione la giornalista Cristiana Caricato.

L’evento è curato dal Salotto di Cultura “Galatina Letterata” e vedrà la sua location nell’accogliente “anfiteatro” di Piazzetta Cavoti.

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