E’ scaduto il 31 gennaio il termine per pagare il Canone Rai. La maglia nera spetta a Caserta, Imperia, Foggia e Bolzano, dove l’evasione sfiora il 91% delle famiglie.
Sappiamo ormai tutti che l’abbonamento annuale alla televisione pubblica è una tassa e come tale deve essere pagata da tutti coloro che possiedono apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive. La tassa per il 2014 e’ di 113,50 euro ed è rimasta invariata rispetto al 2013.. In caso di omesso pagamento è prevista una sanzione fino a 619 euro da parte delle Agenzia delle Entrate e la riscossione coattiva da parte di Equitalia.
Da un’analisi condotta dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche “Antonella Di Benedetto” di Krls Network of Business Ethics, il canone Rai è la tassa più evasa dagli italiani con punte che hanno raggiunto, nel 2013, il 91,3% in alcune regioni del Sud d’Italia. Un dato in forte ascesa che solo nel 2005 si attestava al 22% e nel corso degli anni è salito vertiginosamente fino a diventare un vero problema per le casse dell’azienda: alla fine del 2013, secondo fonti ufficiali l’evasione delle famiglie è del 47%, mentre per le imprese si attesta al 96%.
In termini di imposta evasa, si stima che ogni anno le famiglie italiane “risparmino” qualcosa come 550 milioni di euro, mentre le imprese 1,3 miliardi di euro l’anno.
Tra i maggiori evasori del canone Rai figurano i residenti nelle province di Caserta, Imperia, Foggia e Bolzano, dove l’evasione sfiora il 91% delle famiglie.
All’opposto, le province più virtuose sono quelle di Aosta, Siena, Pescara e Campobasso dove l’evasione si attesta al 14%. L’evasione maggiore si riscontra, però, nelle imprese.
Secondo dati ufficiosi del 2013 in Italia esistono circa 5 milioni di imprese di cui il 98% con almeno un computer collegato a internet, per cui almeno 4,5 milioni di imprese dovrebbero pagare il canone speciale. Dai dati pubblicati dalla Rai, risulta che i canoni speciali riscossi ogni anno sono meno di 180 mila, per cui almeno 4,4 milioni di imprese non pagano il canone con dato che raggiunge il 96% di evasione.