Rubriche/Opinioni/di Luigi Mangia
Al Forum “Verso il Sud” nei giardini “Villa Zagara” di Sorrento, organizzato dalla Ministra per il Sud, Mara Carfagna nel suo intervento di apertura, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto modo di sottolineare la centralità del Meridione nella ripresa del Paese.
Inoltre ha assicurato finanziamenti per l’assunzione di personale preparato per curare la relazione dei progetti al fine di rispettare le complicate norme europee; infine ha assicurato i sindaci dell’aiuto del suo Governo nella progettazione delle grandi opere.
Il PNRR, infatti, è costruito sulla collaborazione fra Ministeri ed enti locali. Nel disegno di Mario Draghi, il Meridione non è più un problema, ma una grande risorsa nel Mediterraneo per le nuove potenzialità economiche del continente africano, dall’ energia alle terre rare. Il Meridione è strategico, infatti, per la sua posizione nell’acqua e per il turismo. Il Mediterraneo è la nuova via dello sviluppo come risposta alla guerra inopportuna di Putin contro l’Ucraina.
Il Sud del Mediterraneo ritorna ad essere strategico per l’intera Europa. Per noi questo è il tempo dell’intelligenza e delle competenze, dobbiamo essere quindi pronti a gestire il cambiamento. Nelle vene della classe dirigente dobbiamo iniettare: fiducia, autostima e ambizione, servono per vincere la sfida e resistere contro le difficoltà. Il turismo dei borghi e delle masserie deve essere quello che ha la forza di entusiasmare, grazie ai volti e ai luoghi che rendono ancora viva la generosità della Terra, la quale continua ad offrire e regalare colori.
“Gioia di un giorno, la tua ala trema
nella memoria come se volesse
arricchire l’attesa del mio essere
d’una germinazione non terrena”.
Versi di G. Comi
Il paesaggio non si visita, si sente la parola sentire, dipinge emozioni nella mente, regola, crea ricordi.
Il borgo antico della nostra città, dopo la ristrutturazione delle facciate dei suoi palazzi gentilizi, è molto più bella. Con le sue corti e con le sue piccole piazze è un salotto accogliente. La ricchezza dell’architettura barocca, elegante e curata nello stile, sotto il cielo di notte, a strisce azzurre, si presenta come una vera opera d’arte. Il disegno culturale e politico più ricco di storia sono le pareti affrescate di Santa Caterina, curati da una donna di grande intelligenza quale era Maria D’Enghien. La sua presenza la troviamo a Galatina, ma anche nelle sale del Carlo V a Lecce e nella Torre del parco di Belloluogo.
La presenza di Maria d’Enghien rappresenta il momento più alto della politica del Regno di Napoli verso il Sud esposto ai grandi cambiamenti della presenza degli arabi nel Mediterraneo. Galatina è città d’arte, in cui sono nati grandi artisti, ma non ha le loro opere. I quadri di Gioacchino Toma sono nel Museo Nazionale di Napoli; le sculture di Gaetano Martinez sono a Bari e al Museo Castromediano di Lecce; mentre quelle dello scultore Antonio Lazzari a Grosseto, dove l’artista aveva lo studio e aveva scelto di vivere. Le porte in bronzo, di Armando Marrocco sono a Santa Maria di Leuca, dove il Santuario si trova sulla terra, adagiata sui due mari, per rappresentare l’approdo dei naufraghi, rappresentati muti e non più disperati per aver vinto contro la morte nel mare raggiungendo la terra dove c’è sempre chi ti aiuta offrendoti una mano.