Il Sedile

Il Burka di S. Silvestro.

Cronaca/ di p.z.

Galatina – Siamo in clima di festività natalizie dai! Concediamo tutto. Concediamo a chi continua a trastullarsi dietro le palle di…Garrisi. Concediamo anche i lamenti, a macerazione delle stesse, contro una stampa rea di non aver osannato i concerti che riempiono la piazza. Concediamo anche a chi abbaia alla luna e poi alla stessa, dopo aver proposto un programma completo di oneri ed onori, si rivolge per  chiedere (poi concesso) di intercedere affinché qualcuno si accolli l’onere di pagare mille euro di diritti SIAE.

Non ci va di avallare, però, con il silenzio coloro che, a torto o a ragione, hanno rivolto pesanti accuse su chi ha sollevato un momento di riflessione su cosa è successo in questa giorni in città. Accuse di speculare politicamente sui bisogni e sulle tragedie della gente. Come dicevo siamo in clima di festività natalizie concediamoci tutto, però attenzione dopo le feste, come la dieta, anche la riflessione.

Non sono tra gli estimatori o sponsor della visione politica, economica e sociale del primo, dichiarato, candidato sindaco della città. Concezioni e visioni diverse ci separano. Se vincesse, però, vale per lui come per altri, sarei il primo a sperare ardentemente di essere smentito clamorosamente. Nella situazione specifica non si può, però, non riconoscere che sia stato pubblicamente il primo ad interessarsi e  metterci la faccia in una vicenda che coinvolgeva l’intera città evitando che fosse lasciata esclusivamente nelle mani di chi aveva adottato (spinto da chi?) quella decisione.

Non ha chiesto che fossero mandati via gli immigrati dalla città ha soltanto chiesto perché si sia agito nel silenzio e nella mancanza assoluta di trasparenza. Alla stessa stregua, in fondo, di quanto avvenuto nel passato con il silenzio consenziente e connivente di troppi.

Sarà perché ormai la campagna elettorale è alle porte, però appena si è mosso lui si è messo in moto tutto il meccanismo tipico da campagna elettorale. Non uniti verso un obbiettivo comune ma l’un contro l’altro armati, ed Aprea e chi con lui, prevedendo  il tutto nel progettare, credo che una risatina di soddisfazione, sollevando il calice, se la siano fatta.

Eppure tanto nel passato in tema è scivolato via nel silenzio. Tanto di cui queste pagine hanno fornito documentazione e prove (vedasi Arci- Polvere di Stelle) tutta roba che ha interessato pochi tranne chi è riuscito ad incrementare i propri profitti.

Allora solo silenzi assordanti. Non mi dite che nessuno ha letto perché abbiamo i numeri per smentirvi. Forse alcuni allora non erano in campagna elettorale mentre altri grazie alla politica dell’accoglienza facevano proselitismo politico e procacciatori d’affari per i proseliti.

Chi fugge da una guerra o sia perseguitato per le proprie idee sia il benvenuto e sia sempre ospitato come meglio possiamo ed anche di più. Non so quale guerra vi sia in Pakistan ne mi risulta che vi sia una. So di certo della marea di euro che coinvolge il fenomeno e della marea di falsi buonisti che si arricchiscono sempre di più o tentano di arricchirsi grazie ad esso.

Ora cosa ci sta di sbagliato nel fatto che qualcuno chieda chiarimenti al Commissario Straordinario su quanto di sua conoscenza? Il Commissario Aprea era persona sicuramente informata.  Non sarà stato informato dai cittadini dell’arrivo in città degli immigrati perché mi dicono, e leggo, che non ha dialogo con i cittadini. Si rifiuta di riceverli.

Quale delitto di lesa maestà vien commesso nel chiedergli spiegazioni e nel chiedergli dove debba rinvenirsi la necessità di organizzare e dirigere all’oscuro operazioni relative a questa accoglienza? Commissario la domanda è d’obbligo: “Se invece di scegliere il non dialogo con i cittadini li avesse, invece, convocati ed avesse spiegato loro il valore umanitario e la temporalità dell’iniziativa, crede che avrebbe ricevuto un diniego all’ospitalità ai profughi?” 

Spero ora che col suo operato, riesca a capire che non ha fatto altro che alimentare ulteriormente la diffidenza della città nei suoi confronti e dei suoi collaboratori. Non aveva cominciato bene…ora ha raggiunto quasi il pessimo. In così poco tempo è un successo, complimenti!

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