Il Sedile

Il Carnevale galatinese? Una “grassa” risata.

No soldi pubblici? No Carnevale.

Cronaca/ di Redazione

Galatina – Le foto che potete osservare in apertura di queste righe sono soltanto un piccolo esempio di come in poco tempo e con un pizzico di buona volontà ed intraprendenza si possa creare un momento di aggregazione cittadina e di sano divertimento per grandi e piccini. Sono le foto della sfilata carnevalesca fatta ieri a Sogliano Cavour, un paesino di circa 4.000 abitanti che con l’impegno della locale sezione della Pro Loco, cittadini ed associazioni hanno dato vita ad una serie di manifestazioni.

Naturalmente quello è solo un esempio perché nella stessa giornata anche a Soleto, Aredeo sempre per fermarci a piccoli Comuni a del circondario a noi vicinissimi hanno avuto le loro brave sfilate e tanto svago.

Galatina, invece, secondo Comune della provincia di Lecce, assente. Assente motivato se così si può dire. Motivato perché il Comune nella manifestazione non ha inteso o voluto, a torto o a ragione, investire quattrini pubblici.

Quando non ci stanno quattrini pubblici a Galatina, naturalmente, spariscono tutti, primi tra tutti quelli che si riempiono la bocca di no-profit o di volontariato. Pare proprio che questo volontariato funzioni solo quando ci sta qualche immobile comunale da avere gratis a propria disposizione oppure un po’ di soldi per fare qualche manifestazione o qualche lezioncina dimostrativa su come o cosa intende fare l’Amministrazione per la pulizia, la promozione ed il decoro (il tutto tra virgolette) della città e del suo territorio.

Però non appena si chiudono i cordoni della borsa, volontariato e non profit, spariscono e si sente dire in giro “ abbiamo proposto ma l’Amministrazione non ha accettato” . Poi scavando, scavando emerge che hanno proposto qualche solita cazzola tutta apparenza ma di pingue guadagno.

Anche le nostre Direzione Didattiche in tal senso non hanno sfigurato. Sempre pronte, molte di esse, a chiedere contributi per qualche gita di istruzione, qualche reciproco interscambio culturale con relativo gemellaggio, hanno pensato bene, anch’esse, di disertare qualsiasi iniziativa che potesse essere un momento di rivitalizzazione di questo sgangherato tessuto cittadino attraverso la gioia, l’euforia e la vitalità dei bambini da unire alla creatività dei genitori, che se stimolati non è mai mancata.

Che dire, ormai siamo agli sgoccioli poi entreremo in quaresima dimenticheremo e tra una penitenza e l’altra magari avremo anche il tempo per meditare.

 

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