Fanno riferimento al biennio 2016-2017. Ancora una volta l’inerzia ed il clientelismo della politica scarica i suoi costi sui cittadini.
Galatina – Tanto per cambiare, ancora una volta, il Comune di Galatina si sta accingendo a pagare debiti non propri. Naturalmente li sta facendo gravare come al solito sugli incolpevoli cittadini.
Abbiamo più volte invitato chi di competenza a porre una maggiore attenzione e dedizione a quella giungla della gestione degli impianti sportivi comunali ed al parco dei furbetti che per anni hanno incassato (a quale titolo?) ed hanno lasciato in cambio debiti perché avevano capito molto bene come funziona il meccanismo quando nessuno, nel settore pubblico, paga mai di tasca propria negligenze ed errori.
E’ di questi giorni una determina, la n.1632 del dicembre 2017, con la quale viene data disposizione di pagamento, con addebito delle somme sul bilancio comunale, di ben 32 (trentadue) bollette fatte pervenire da Enel Energia al Comune di Galatina per consumi energetici negli impianti sportivi comunali negli anni 2016 e 2017.
Trattasi di ben 4.077 euro e 98 centesimi (per la precisione) di energia elettrica mai pagata dai signori che hanno gestito gli impianti sportivi. Gli stessi che pur privi di qualsiasi titolo per la loro gestione lo hanno fatto ricavandone profitto o non pagando alcun canone di locazione. Sono gli stessi che convocati a Palazzo Orsini per addivenire ad una rateizzazione dei loro debiti si son rifiutati di farlo ritenendo che il Comune non aveva titolo per pretendere.
Chissà perché poi loro hanno ritenuto di averlo il titolo. Invece di lasciare libero l’immobile e consegnarlo al Comune, lo hanno gestito e persino affittato alle altre società sportive. A che titolo?
La cosa peggiore, anche di questa vicenda, è che anche questi debiti ricadranno sui noi cittadini incolpevoli a meno che qualche consigliere di minoranza, più illuminato degli altri, non si decida finalmente a mettere da parte la tolleranza politica e ricorra a chi per competenza è deputato a stabilire se sia giusto o meno che paghi sempre il cittadino.
La determina parla di anticipazione di pagamento delle somme ma non dice a chi si stanno anticipando. Non dice se saranno messe in atto azioni di recupero nei confronti degli abusivi morosi, ne se esiste una specifica volontà politica di procedere in tal senso. Insomma tutto lascia pensare al peggio perché se non sono stati capaci o non hanno voluto recuperare i debiti pregressi figuriamoci se ne saranno capaci oggi, quando oltretutto, poi, spartito e bandisti son sempre gli stessi.
Giusto per eccesso di zelo abbiamo anche chiesto alla componente tecnica se per caso fosse stata data, oltre al pagamento anche la disposizione politica di inoltrare, successivamente, tutto il malloppo all’Avvocatura comunale perché intraprenda azione per il recupero forzoso delle somme. La risposta ricevuta è stata una stretta di spalle.