Il Sedile

Il Consiglio Comunale dedica un minuto di silenzio in ricordo di Andrea Ascalone, poi un lungo applauso.

Approvato il Bilancio di previsione 2015. Ancora proteste per orario e tardiva conoscenza degli argomenti di Consiglio.

Cronaca/ di p.z.

Galatina – Il Consiglio Comunale è iniziato con un minuto di silenzio chiesto dal Presidente, Fernando Baffa, per commemorare la scomparsa di Andrea Ascalone. Tutti in piedi, pubblico compreso, a rendere omaggio alla figura dell’uomo e del “re del pasticciotto” che ci ha lasciato nei giorni scorsi. Alla fine un lungo applauso.

Il consigliere Carlo Gervasi ha invitato a tal proposito l’Amministrazione Comunale a programmare nel prossimo futuro una giornata interamente dedicata, nel nome di Andrea Ascalone, alla produzione tipica dolciaria, e non solo, della città.

Il Consiglio era stato convocato per le ore 12.00 ma è iniziato in prossimità delle 13.00 ragion per cui in segno di protesta la consigliera di opposizione e capogruppo dell’UDC , Pasqualina Villani, ha abbandonato l’aula prima che i lavori iniziassero. Ha consegnando verbalmente, con invito alla sua pubblicazione,  una dichiarazione di protesta riguardante sia lo sforamento “oltre il lecito” dell’orario di inizio dei lavori consiliari che la mancanza di “correttezza politica” da parte del Presidente del Consiglio nel non stabilire in fase di Conferenza dei Capigruppo gli argomenti all’ordine del giorno del Consiglio.

Sullo stesso argomento è intervenuto anche il consigliere delle civiche Marcello Amante motivando la sua protesta con la mancanza di tempo concessa alle minoranze per poter conoscere ed approfondire gli argomenti in discussione. Replica del Presidente Baffa: “ Ma se alla Conferenza dei capigruppo non sei neanche venuto” . Controreplica: “ Devo venire per sapere l’orario del Consiglio?”.

Assenti tra i banchi delle opposizioni anche il consigliere Giancarlo Coluccia (UCD) Antonio Pepe e Giuseppe Viva (FI) e tra le fila della maggioranza il capogruppo PD Piero Lagna.

E’ stata poi la volta degli argomenti all’ordine del giorno. Quegli argomenti che in altri tempi avrebbero inchiodato sugli scranni dell’aula consiliare i consiglieri per ore intere ma di questi tempi è stata sufficiente appena un’ora.

Sul primo punto all’ordine del giorno, riguardante l’alienazione di alcuni immobili comunali (Palazzo Ferrarese, alcune case ed alcuni terreni) e la conseguente determinazione del prezzo di cessione, è stato deciso di abbassare il loro prezzo di stima per facilitarne la vendita. Approvata la proposta con 11 voti favorevoli e 2 contrari.

Lunga elencazione di opere in corso di realizzazione o da realizzare da parte dell’assessore Coccioli nell’ illustrare il piano triennale 2015-2017 dei Lavori Pubblici. E’ quello che solitamente viene definito il “libro della poesia” delle Amministrazioni Comunali. Sognare non costa nulla neanche se il tutto vien messo su carta, trovare i soldi per realizzare il sogno è ben altra cosa. Soprattutto se poi durante la fase di illustrazione del Bilancio di previsione, nel piangere miseria, i Comuni vengono definiti ormai come “il bancomat del Governo centrale”. Approvato con gli stessi numeri del precedente argomento.

Infine il Bilancio di previsione. Contento, finalmente il consigliere Amante, perché l’assessore De Donatis si è soffermato ad illustre le sue linee generali. Dalla platea si è capito ben poco per via di un audio basso e l’assessore che leggeva velocemente come se qualcuno lo stesse inseguendo.

Pochi gli spunti di dibattito fatta eccezione per un chiarimento sulla famosa rata del mutuo che il Comune paga per conto della Fiera Salento Spa poichè garante, nei confronti della Banca, della solvibilità dell’Ente ora in liquidazione. “Per questo motivo tocca a noi pagare” ha spiegato il funzionario del Comune dott.Patera. Smentito così il detto che “chi rompe paga” e confermato quello che “a pagare è sempre il più fesso”. Approvato il bilancio di previsione sempre con 11 voti a favore e 2 contrari. Alle 13.25 tutto finito e come diceva Totò….” a proposito di politica che si mangia?”,  tutti a pranzo.

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