Ancora una volta ed ancora per una firma il Cavallino Bianco ritorna alla ribalta della cronaca.
Galatina – Il Cavallino Bianco ritorna a far parlare di se e lo fa ancora una volta in maniera eclatante. Ancora una volta è comunque una firma al centro della vicenda, una firma non riconosciuta come propria e che ha portato all’ annullamento di una determina.
La determina annullata è la 1027 del 7 luglio 2014. Con essa veniva conferito all’ing. Francesco Micelli di Lecce l’ incarico per il collaudo statico relativo alle strutture dei lavori di riqualificazione funzionale del Cavallino Bianco.
Si legge, poi, in una successiva Determina, la 1073 del 18 luglio, ” che per errore materiale la stessa risulta introdotta nel sistema informatizzato e pubblicata in un giorno di assenza del Dirigente e che pertanto ai sensi dell’art. 21 (…) il citato provvedimento amministrativo mancando di un elemento essenziale (validità della firma) è viziato da difetto assoluto di sottoscrizione dell’atto in quanto il Dirigente non era presente in servizio”.
Pertanto la dirigente del dipartimento dei Lavori Pubblici, arch. Taraschi, ha determinato di ” annullare, nell’interesse pubblico di certezza del diritto, la Determinazione Dirigenziale n. 1027 del 07.07.2014 avente per oggetto i “Lavori di ristrutturazione Cinema-Teatro Cavallino Bianco – Incarico per collaudo statico in corso d’opera”.
Specificando altresì che “ l’annullamento non avviene per i contenuti procedimentali dell’atto ma per una carenza sostanziale in esso riscontrata mancando la valida sottoscrizione dell’atto“.
Insomma la firma del Dirigente apposta sull’atto, stando a quanto riportato in Determina, non era quella dell’arch. Taraschi ma di qualcun altro che si era sostituito a lei. Ricordiamo che sulla vicenda del Cavallino Bianco, sempre per una firma contestata dalla CO.GE.QU., la ditta classificata seconda nella gara d’appalto dei lavori del Cavallino Bianco, è in corso un contenzioso di cui si è in attesa di conoscere l’esito della perizia calligrafica disposta dal Giudice.