Il Sedile

“Il gas del Salento si chiama turismo”. Valori e Rinnovamento invita alla mobilitazione l’intero Salento

Dura presa di posizione del Presidente Pankievicz:  “Il 25 maggio ci ricorderemo dei partiti che hanno tradito il popolo salentino”

PankiewiczCronaca/Lecce/ comunicato di Valori e Rinnovamento

Oltre all’inqualificabile provocazione della presenza della lugubre piattaforma Tap davanti al Lungomare di San Foca, che ha violentato il nostro paesaggio, proprio nei giorni in cui il turismo marino nel Salento comincia a intensificarsi col sopraggiungere della buona stagione, leggiamo sui giornali di oggi le sinistre elucubrazioni della Tap, che suscita la nostra commozione annunciando la fine dei sondaggi della piattaforma prima del previsto e il nostro entusiasmo facendoci sapere che per ben 56 chilometri la condotta violenterà il nostro paesaggio rurale, uliveti e siti archeologici. Siamo il Movimento del Sole e delle Ali azzurre e affermiamo con forza che lo sviluppo economico del Salento deve coniugarsi con la difesa e la tutela dell’ambiente.

Il gas del Salento è azzurro come il nostro mare, verde come i nostri prati, e si chiama turismo. Siamo pienamente consapevoli che il Salento possiede una straordinaria ricchezza : le bellezze naturali, quelle artistiche l’agroalimentare e l’enogastronomia. E’ perciò demenziale, allucinante, pura follia pensare di far arrivare un mega gasdotto vicino alla spiaggia di San Foca o di Otranto, distruggendo peraltro in questo modo, attraverso i vari sbancamenti marini necessari per installare il mega tubo, anche la pesca. Trans Adriatic Pipeline e Poseidon devono andare via dal Salento e basta ! Basta Salento terra di conquista! Tap mistifica quando oggi afferma che è solo il Comune di Melendugno che si oppone. E’ l’intero Salento che si ribella !

Si tenga ben presente che il mega tubo, come detto, dovrà correre fino a Mesagne richiedendo pesanti sbancamenti lungo uliveti e siti archeologici, turbando l’habitat naturale e il paesaggio rurale, senza dimenticare l’effetto indotto di questa impattante struttura, i cui tubi passeranno praticamente sotto il sedere delle persone presenti sulla spiaggia ( e se ci fosse un’esplosione ? O un terremoto ?) sulla percezione psicologica dei turisti, inducendoli a recarsi in altri luoghi.

Invitiamo, perciò, alla mobilitazione al fianco del Comitato No Tap e dei sindaci di Melendugno e Vernole, l’intero Salento, associazioni, movimenti, singoli cittadini, soprattutto i giovani. Considerata la quasi totale assenza e latitanza dei rappresentanti politici diciamo con forza che ce ne ricorderemo e il 25 maggio inviteremo gli elettori a non votare per questi partiti che hanno tradito il popolo salentino.

Occorre una grande mobilitazione pubblica. Ormai è enorme l’entità del danno ambientale già procurato al Salento con altri precedenti scellerati e sciagurati interventi. Liberiamoci da questa assuefazione agli stupri. Il Salento non è terra di conquista. E’ ora di svegliarci e di reagire adeguatamente.

IL PRESIDENTE

Prof. Wojtek Pankiewicz

 

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