Nella bellissima cornice del Castello Angioino di Copertino sono state premiate le classi IIA, IIB e IIC della Scuola media “Giovanni XXIII”. Caterina Caselli la madrina della premiazione. 

la targaEventi/ di istituto Comprensivo Polo 3 Galatina

Galatina -Il Polo 3 premiato, tra le 400 opere grafiche concorrenti, per l’opera “Connessioni globali – isolamenti individuali” al Premio “Gianserio Strafella” di arte e pittura indetto dall’Istituto Comprensivo 1° Polo di Copertino.

Nella bellissima cornice del Castello Angioino di Copertino le classi IIA, IIB e IIC della Scuola Secondaria di 1° grado “Giovanni XXIII” – Polo 3 di Galatina sono state premiate per la sezione manufatti grafico-pittorici avente come tema “Su la testa. SOCIAL / A-SOCIAL: i ragazzi nella rete”.

Caterina Caselli, cantante e produttrice discografica, è stata la madrina della premiazione.

Il lavoro, realizzato da tutti i ragazzi delle classi seconde della “Giovanni XXIII”, guidati dal docente di arte e immagine, prof. Michele Marti, vuole evidenziare il rapporto tra le nuove tecnologie e i social ed il mondo dei ragazzi.

Il lavoro vincitore è composto da una base sulla quale è stato dipinto il planisfero con i cinque continenti di colore diverso, collegati da una rete di segni che li uniscono. Il messaggio che i ragazzi del Polo 3 hanno voluto dare è simbolico e forte.

La tecnologia, oggi, ci fornisce illimitate connessioni e ci permette di essere in contatto con chiunque e in qualunque luogo del globo si trovi. Ma, nonostante questi vantaggi, presenta anche degli aspetti negativi in quanto le persone tendono ad isolarsi.

Per questo motivo ad ogni continente appartiene un cilindro di rete metallica dentro il quale è inserita una foto di ragazzi alle prese con i social. La rete simboleggia l’isolamento e la gabbia che ognuno si costruisce, annullando la vera vita sociale, nell’illusione di abbattere i confini e le barriere della comunicazione.

I ragazzi rappresentati nelle foto hanno occhi bassi e sono staccati dal mondo reale perché il loro mondo è tutto nell’oggetto che hanno tra le mani: uniti con il mondo, ma divisi, separati da muri, reti, gabbie invisibili a chi ci sta di fronte.

Gli organizzatori del premio “Gianserio Strafella” hanno sottolineato che tra le materie scolastiche forse si dovrebbe inserire un’ora di “educazione ai social” perché la scuola non può rimanere insensibile davanti ad un fenomeno così dilagante, in grado di rendere sempre più labile il confine tra emozioni reali e illusorie percezioni spazio/temporali!

Il compito della scuola è aiutare i ragazzi nella ricerca di vissuti collettivi o personali, nella riscoperta della comunicazione diretta, nel coraggio di mostrarsi raccontando di sé.

Un plauso a questi ragazzi che hanno voluto mettersi in gioco con una tematica così attuale e scottante!