Esportazioni pari al 6,2%, il resto della puglia è all’1,9%. Al 2% la media nazionale.
Lecce – Secondo i dati forniti dalla camera di Commercio di Lecce ci sono buone notizie per l’export salentino che chiude il 2014 con un incremento delle esportazioni pari 6,2% e un incremento del 7% nel quarto trimestre dell’anno rispetto al terzo trimestre 2014, percentuali che fanno ben sperare in un incremento delle vendite estere per il 2015, in considerazione anche dei segnali positivi di alcuni indicatori economici che fanno presagire una ripresa economica dell’azienda Italia. Le imprese manifatturiere salentine hanno venduto all’esterno merci per oltre 436 milioni di euro e ne hanno acquistate per 262,6 milioni, conseguentemente il saldo della bilancia commerciale è attivo per 173,8 milioni.
L’incremento percentuale dell’export leccese è un buon risultato se si considera che la crescita a livello nazionale è stata del 2% e quella pugliese dell’1,9%. Le regioni che hanno contribuito maggiormente all’export nazionale sono state l’Emilia Romagna (+4,3%), la Lombardia (+1,4%), Veneto (+2,7%), Piemonte (+3,3%) e Marche (+7,5%). Tra le regioni che hanno influito negativamente spiccano le due isole maggiori: Sicilia (-13,9%) e Sardegna (-13,6%).
Tra le province pugliesi è Taranto che registra la variazione più elevata con + 24,7%, la provincia ionica incide per circa il 20% sull’export della regione, seguita da Lecce (+6,2%) che pesa per il 5,4%, analogamente alla Bat con un peso simile (5,8%)e una variazione pari a +4,4%. L’apporto di Brindisi alle esportazioni regionali è dell’ 11,2% con un incremento dell’export pari a +3,6%. Variazioni negative invece per Bari (-4,8%) e Foggia (-5,2%), che incidono sulle vendite estere della regione, rispettivamente, per il 48,6% e del 9,3%.
Nel 2014 le esportazioni verso i paesi asiatici sono aumentate del 10% per un volume d’affari di circa 40 milioni di euro, un decimo dei quali assorbiti da Hong Kong i cui acquisti (in particolare strumenti e apparecchi di misurazione per 2,9 mln) rispetto all’anno precedente sono aumentati del 129,4%; il secondo partner commerciale asiatico, anche se in calo rispetto al 2013 del 15,4%, è l’Arabia Saudita che ha acquistato merci per un valore di 7 mln (soprattutto macchine per impieghi speciali per 5,5 mln). I mercati europei assorbono il 66% dell’export salentino con un incremento del 9,3% e vendite per oltre 287 milioni di euro. Francia (47 mln), Svizzera (36,8 mln) e Germania(32 mln) sono i nostri migliori partners commerciali. Gli acquisti elvetici sono aumentati nel 2014 del 10,8%, mentre quelli francesi e tedeschi sono in calo, rispettivamente del 6,5% e 17,3%. La Francia acquista dalle nostre aziende soprattutto macchine per impieghi speciali per un valore di 12,6 mln di euro e armi e munizioni per 7,2. La Svizzera abbigliamento per 19,2 mln e vino per 5,8 mln., mentre la Germania macchine per impieghi speciali per 9,4 e vino per 4,8 mln di euro. Da sottolineare l’incremento esponenziale del 201% delle esportazioni verso il Regno Unito che ha acquistato merci per oltre 22 mln di euro (soprattutto macchine per impieghi speciali per 13,5 mln).
Stabili nel 2014 le vendite verso il continente africano che ha acquistato merci made in Salento per oltre 55 milioni, metà delle quali con destinazione Algeria (+5,2%), essenzialmente cemento, calce e gesso per 16,9 mln di euro. In lieve crescita (+2,9%) le esportazioni verso il continente americano, assorbite per il 75% (36 mln di euro) dagli Stati Uniti e dal Brasile per ulteriori 5 mln di euro, entrambi i paesi acquistano dalle imprese soprattutto macchine per impieghi speciali: gli Usa per un valore di 7 mln e il Brasile per 3,9 mln. Poco più di 6 milioni di euro l’export verso i paesi oceanici che rispetto al 2013 registra una flessione importante pari al 38%.