“L’amministrazione comunale di Galatina non progetta e quando lo fa non tiene conto dello stato dei luoghi”

Cronaca/Politica/di Giampiero De Pascalis

Galatina – Ho scritto al sindaco Marcello Amante per chiedergli di preoccuparsi della situazione in cui versa Galatina ad ogni acquazzone. Dopo l’ultimo temporale ho ricevuto segnalazioni da parte di cittadini avviliti per il ripetersi di allagamenti negli scantinati e nei garage, con in più la difficoltà oggettiva a trovare risposte da parte del Comune.

Un amministratore accorto si sarebbe dovuto preoccupare di informare la cittadinanza sui tecnici e sugli agenti della polizia locale reperibili in caso di necessità e, ancor più dovrebbe preoccuparsi di reperire fondi per un intervento sulla rete della fogna bianca. Ci sono comuni che hanno ottenuto finanziati per milioni di euro, per il rifacimento degli impianti, Galatina non riesce ad ottenere neppure poche migliaia di euro per la videosorveglianza e il progetto per la fogna bianca non si è classificato in posizione utile per essere finanziato.

Le piogge abbondanti non sono più eventi eccezionali visto che secondo i meteorologi si ripeteranno, ma è altrettanto certo che i danni si moltiplicano anche per l’inerzia dell’amministrazione comunale. Da una parte c’è l’assenza di un piano di manutenzione periodica di griglie, pozzetti, recapiti finali; dall’altra una rete della fogna bianca che non ha la capacità di ricevere le grandi quantità d’acqua che si rovesciano durante gli acquazzoni.

Ad aggravare la situazione hanno contribuito le costruzioni di strade con collegamenti a nuovi quartieri che prima sversavano in campagna e ora sono collettati sui bacini acquiferi che non sono calibrati per raccogliere queste quantità di acque. Basta vedere la tangenziale che ha messo in tilt i collettori e i bacini calcolati per un’area ben più limitata. Ci sono zone che ormai non si allagavano più, vedi via Lombardia, e ora ad ogni acquazzone sono affogate. Tutto questo concorre al disastro. L’amministrazione comunale di Galatina non progetta e quando lo fa non tiene conto dello stato dei luoghi e non si preoccupa neppure di tenere pulite le caditoie. I cittadini pagano le conseguenze.