Cronaca/di redazione
E come abbondantemente si commenta già per strade e bar cittadini: “E Staff fu!”. La notizia è stata diffusa dallo stesso sindaco Fabio Vergine tramite due decreti di nomina (27-28/2023) con i quali ha reso noto di aver nominato Capo di Gabinetto il dott. Vincenzo Specchia e, nell’Ufficio di Staff con la qualifica di istruttori amministrativi, la sig.ra Barbara Perrone ed il sig. Daniele Mauro.
A distanza di un anno e mezzo dal suo insediamento il Sindaco ha realizzato il suo disegno aggiungendo alla pletora di dirigenti, funzionari, responsabili di PO, assessori e Delegati altri due funzionari, seppur a tempo determinato, ed un terzo, il Capo del Gabinetto, con profilo giuridico amministrativo dell’area dei Funzionari di elevata qualifica.
L’unica nomina, tra i vari commenti, a non aver destato eccessiva sorpresa, in quanto già dall’insediamento del Sindaco gironzolava nelle stanze del palazzo a gestire, non si è mai capito a quale titolo ed investito da chi, situazioni d’ordine e di guardiania (secondo la definizione del Sindaco in Consiglio comunale). Pertanto diciamo che è stata regolarizzata una situazione del tutto irregolare.
Desta sorpresa la seconda selezionata degli istruttori amministrativi. Una influencer, come lei stessa di definisce sui social. Ma non è tanto l’influencer a stupire quanto il fatto che la sig.ra Barbara Perrone era ancora fresca di nomina da precedente incarico nel progetto Punti Cardinali.
Era da poco terminata la durata di quell’incarico che ecco giungere quest’altra nomina nello Staff del Sindaco. Alla faccia delle performance e delle molteplici competenze della influencer. Vale tanto una candidatura?
Meraviglia ancor di più, però, la nomina del Capo Gabinetto del Sindaco. Non tanto per le sue competenze che sono indubbie. Basta dare uno sguardo ai Comuni in cui ha rivestito incarichi. Spiccano tra tutti Lecce e Taranto.
Ma è proprio a quest’ultimo Comune che sono legate vicende che l’hanno visto, suo malgrado, protagonista e alle quali non è stata messa del tutto la parola fine. Bisogna però aggiungere che se ciò non è ancora avvenuto è solo ed esclusivamente per sua precisa scelta, e questo non può che fargli onore, in quanto ha rinunciato alla prescrizione pur di poter dimostrare la sua totale innocenza ed estraneità ai fatti.
Si tratta della triste vicenda collegata al processo “Ambiente Svenduto” per i danni causati dall’Ilva di Taranto in cui il dott. Specchia nella sua veste di Direttore Generale della Provincia di Taranto dal 2006 al 2009, è stato accusato di concussione nei confronti del dirigente Luigi Romandini ed è stato condannato in primo grado.
Siamo convinti che il dottor Specchia, valido e scrupoloso professionista riuscirà a chiarire presto la sua posizione ma nel frangente era proprio il caso di coinvolgerlo in questo nuovo delicato incarico? Come già detto siamo convinti che il dott. Specchia così come riuscì a dimostrare la sua estraneità nei fatti riguardanti l’assegnazione degli alloggi popolari, alla stessa stregua riuscirà ad uscire da vincitore anche in questa vicenda. Ma siamo pure convinti che sarebbe stato conveniente lasciare il dott. Specchia tranquillo e sereno senza sovraccarichi di oneri e pensieri anche perché la delicatezza dell’incarico richiede mente serena e sgombra da pensieri di altra natura oltre, e soprattutto, sentirsi circondato della fiducia di tutto l’ambiente città e cittadini compresi.