Gli impianti di compostaggio non produrranno sino al 2025 alcun risparmio al cittadino. Vi spieghiamo il perchè.
All’assemblea dei sindaci dell’ATO del 28 luglio 2012 sul tavolo ballavano 7.150.000 euro. Trattasi di somme residue di Fondi P.O. Fesr 2007 /2013. Si trattava di decidere come utilizzarli cercando di contemperare le varie esigenze e le varie spinte campanilistiche.
Sul tavolo di discussione vi era anche l’ubicazione del nuovo mega impianto di compostaggio quello che dovrà soddisfare le esigenze dei comuni dell’ex ATO2, in ballo due progetti quello di Galatina e quello di Melpignano.
Superato dai tempi causa il ritiro di ieri della candidatura da parte del sindaco di Melpignano trascureremo le parti di controversia e di difesa riguradanti Melpignano-Maglie-Galatina. Galatina rappresentata dall’assessore Forte si presenta con un proprio progetto di cui nemmeno il presidente dell’assemblea era a conoscenza.
“ Abbiamo mandato una Pec venerdì e comunque l’abbiamo portato a mano questa mattina”. Afferma l’assessore Forte.
“ Con l’indicazione anche del sito?” le chiede il presidente.
“ Un sito individuato nella zona industriale agglomerato Galatina – Soleto sostanzialmente, in modo particolare dettaglio oggi”.
Insomma si dovrebbe discutere di un progetto che l’assemblea non conosce e con la pretesa che se ne prenda visione e lo si voti nello stesso contesto e nello stesso giorno e per giunta l’impianto, promosso dal Comune di Galatina, deve sorgere nel feudo di Soleto in C.da Spallaccia nei pressi del vecchio depuratore.
“L’ impianto sta nel Comune di Soleto non nel Comune di Galatina, cioè né l’assessore né il direttore dell’Asi conosce che l’impianto di depurazione sta nel Comune di Soleto. Non capisco perché si candida il Comune di Galatina a realizzare l’impianto” . Irride il sindaco di Melpignano Ivan Stomeo
Poi ad un eventuale spostamento dell’ubicazione dell’impianto alle spalle della Poliresine, come suggerita l’assessore Forte in un secondo momento, dove sarebbero libere alcune particelle di terreno lo stesso Stomeo affonda i colpi “L’impianto di depurazione di cui parlate, ve l’ho detto l’altra volta, sta fuori dalla zona industriale. E comunque se bisogna utilizzare i terreni limitrofi all’impianto bisogna andare in conferenza dei servizi perché bisogna modificare la destinazione di quell’area che è fuori dalla competenza del Comune di Galatina perché lì siamo in agro di Soleto. Se facessimo un impianto in agro di Galatina saremmo a ridosso dell’Hermitage e di due distributori alimentari”
Quasi tutti d’accordo su alcuni punti . I sette milioni di euro andranno a distribuirsi così: 1.200.000 ad Ugento per il rafforzamento dell’impianto già esistente, 2.100.000 per la stessa motivazione a Poggiardo e 1.400.000 a Tricase per un nuovo impianto di compostaggio per il bacino dell ‘ ex ATO3. Restano 2.450.000 euro, cosa si può fare? Nulla. Qualcuno suggerisce di utilizzare un centinaio di migliaia di essi per fare il solo progetto indipendentemente se sorgerà a Galatina o Melpignano e poi di chiedere alla Regione Puglia, per non perdere i fondi, di utilizzare il resto per altre emergenze rifiuti.
Galatina si oppone:” La Regione si è già detta contraria”.
Formalizziamo la richiesta per iscritto è la controproposta e poi vedremo se avranno il coraggio a Bari di dire di no dopo che hanno perso tanto tempo sulla disponibilità dei fondi è la replica ma niente da fare, a quei soldi non si vuole rinunciare neanche se dovessero essere utilizzati per un’incompiuta perchè è evidente un serissimo problema. I 2.400.000 euro non basteranno per progettare e costruire un nuovo impianto ed oltretutto i lavori dovranno essere rendicontati entro il 30 Giugno 2015.
Ecco in questa situazione esaltarsi il genio politico dell’assessore Forte la quale suggerisce di utilizzare i 2.100.000 euro a disposizione delle criticità di Poggiardo per utilizzarli nella costruzione dell’impianto di Galatina perché così facendo sarebbe minore il quantitativo di indifferenziata che confluirebbe verso la discarica di Poggiardo. Tralascio le risposte ricevute da questa proposta e mi soffermo su una chicca informativa su cui la proposta dell’assessore Forte ha offerto momenti di intensa discussione e di cui nessuno ci aveva informato a Galatina.
La domanda vien posta dal sindaco di Aradeo Antonio Perulli : “ Noi oggi siamo obbligati negli impianti esistenti il rifiuto a una determinata tariffa, mi dicono che c’è una norma regionale che questi impianti non possono subire perdite per un accordo che durerebbe fino al 2025. Io chiedo, quindi: l’aumento di compostaggio e quindi il minor rifiuto che viene portato negli impianti esistenti comporterà successivamente un aumento di tariffa del rifiuto portato negli impianti esistenti e quindi si arriverebbe al paradosso che si fa più compostaggio, ma c’è anche un aumento di tariffa sugli impianti esistenti?”
In sintesi meno indifferenziato si conferisce in discarica più aumenta il costo dello smaltimento dell’indifferenziato
Eccovi la risposta dell’arch. Bonocore tecnico dell’ARO: “ Sul fatto dei contratti è chiaro la Regione ha stipulato con un budget che deve entrare all’azienda, se questo budget non si chiude è chiaro che va in sofferenza la tariffa. La Regione da questo punto di vista ha assicurato che nei prossimi anni emanerà delle norme ad hoc proprio per cercare di sanare questo gap. Però è ovvio che una azienda deve andare a chiudere il suo quadro economico che ha presentato”.
Sempre in sintesi significa “si” perché al momento questa è il contratto, nei prossimi anni si vedrà e quindi siccome il vedrà è politico è come dire “campa bicicletta mia”.
Si è concluso con la ripartizione dei fondi come prima illustrato e sull’identificazione del sito su cui far sorgere il terzo impianto di compostaggio si è deciso di demandare il tutto ad una perizia tecnica di fattibilità tra i due progetti di Melpignano e di Galatina. Vi abbiamo riferito ieri come il sindaco di Melpignano abbia ritirato la propria candidatura. Quindi Galatina è una scelta obbligata? Assolutamente no perché prima del voto il presidente dell’Assemblea Marcello Risi, sindaco di Nardò ha così detto: “ Chiudiamo la questione, intanto partono coloro che possono partire, penso a Tricase, penso alle attività di ammodernamento, continuiamo la discussione da domani per vedere se ci sono problemi su Galatina o se i problemi di Melpignano sono insuperabili, a oggi rimane solo la questione di Galatina. Dovesse essere insuperabile Galatina in estremo subordine l’amministrazione comunale di Nardò avanza la candidatura. Se non si può fare a nessuna parte si fa a Nardò, ma noi dobbiamo fare tre impianti di compostaggio nella provincia anche perché non ce n’è uno che funzioni”. Intelligentibus pauca.
L’esito della votazione ha visto contrari San Donato e Botrugno, astenuti Galatina, Cutrofiano, Zollino e Tuglie.