Agricoltori di Coldiretti insieme a Sindaci e rappresentanti delle istituzioni contro l’arroganza di Regione e Consorzi.
Cronaca/di Confagricoltura Puglia
Gli agricoltori di Coldiretti faranno rombare i trattori domani giovedì 31 gennaio 2019, a partire dalle ore 9,30, a Nardò (Lecce) in via XX Settembre 69, davanti alla sede del Consorzio di Bonifica commissariato Arneo. Il presidio sarà sostenuto da Sindaci e rappresentanti delle istituzioni.
“Sono stati emessi i ruoli per gli anni 2014 e 2015 senza che sia stata avviata l’attività di bonifica ordinaria e straordinaria, come era invece nei patti, e alcuni agricoltori stanno affrontando pignoramenti di conti corrente, aziende, pensioni, immobili, contratti di affitto per il pagamento di cartelle esattoriali relative a servizi di cui non beneficiano”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
“Alla collaborazione propositiva e responsabile nella delicata vicenda – continua il presidente Muraglia – sempre nell’ottica di un risanamento complessivo dei Consorzi di Bonifica commissariati non sono seguiti i fatti. Allo stato attuale continua a persistere l’inaccettabile imposizione di un tributo per servizi non resi e inesistenti, per cui respingiamo ogni ipotesi ogni ipotesi di emissione dei ruoli di bonifica 2016, 2017, 2018 da parte dei Consorzi di Bonifica Commissariati”.
“Sarebbe immorale anche solo pensare – tuona Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce – di far pagare le cartelle della bonifica agli agricoltori che nel Salento stanno combattendo in solitudine la piaga della Xylella. Oggi tutti sono vicini e solidali al popolo salentino per quello che sta passando, ma la solidarietà va testimoniata con i fatti, non solo con le chiacchiere.
Ad agricoltori a cui non è arrivato un euro di aiuto per poter andare avanti con aziende olivicole e cooperative al collasso, frantoi chiusi, vivai ingabbiati dalle maglie comunitarie, vedremo chi avrà il coraggio di aggiungere il danno alla beffa”. E’ un percorso “di cui non vogliamo neppur sentire parlare – conclude il presidente Cantele – e denunceremo nomi e cognomi di chi vorrà intraprenderlo, attuarlo e sostenerlo”.