“Aprire un dibattito sul tema era l’obiettivo mio e dell’ing. La Grua: rendersi utili, far sapere, dare risposte ai cittadini ed, in specie, agli amministratori, condominiali”.

Lettere/di ing. Giuseppe Quida

Gentile Direttore,

leggo sul sito del suo giornale online una lettera del signor De Giorgi a commento di un articolo scritto a quattro mani da me e dall’ing. La Grua. La lettera è piena di acredine nei miei confronti solo per il fatto che nel nostro articolo è stato rappresentato lo stato della normativa oggi vigente in materia di sicurezza nelle autorimesse.

La lettera denota la superficialità con cui l’articolo è stato letto e l’infantile reazione contro uno dei firmatari, come se egli fosse colpevole della emanazione delle leggi e decreti descritti. Eppure è notorio che “Ambasciator non porta pena!”

Per tranquillizzare il signor De Giorgi ribadisco che l’articolo è a carattere generale ed in esso si contempla lo stato delle autorimesse di tutti i condominii di Galatina, compresa la mia, se questo fa il suo piacere.

Il De Giorgi forse non sa che il sottoscritto, fin dai primi anni di laurea, quando su un determinato problema tecnico di attualità, viene consultato con una certa frequenza da amministratori e clienti di ogni tipo, sente il dovere sociale di prestare una consulenza collettiva informativa e gratuita, trasformando il suo pensiero in un articolo scritto per “il Galatino”. La redazione del quindicinale locale storicamente ha sempre apprezzato questo mio comportamento. Sono nati così vari articoli che io, forse con un po’ di presunzione, chiamo “di utilità sociale”.

Questa volta, avendo deciso di aumentare il target di lettura a beneficio del maggior numero di cittadini galatinesi, mi sono permesso di inviare anche a lei l’articolo di cui trattasi e nella mia e-mail di accompagnamento, come lei sa Direttore, aggiungevo che la pubblicazione era gradita nel solo caso che lei la ritenesse utile per i suoi lettori. Ogni altra interpretazione è soggettiva.

Ma veniamo al merito della lettera del signor De Giorgi:

  1. Nell’articolo che lei ha deciso di pubblicare, se letto attentamente, come va fatto con gli articoli prettamente tecnici, si evince che, a seguito del D.P.R 1° agosto 2011 n. 151, dal punto di vista amministrativo, è cambiata la procedura per la categorizzazione delle autorimesse, ponendo come limite per la denuncia non il numero di autoveicoli pari a nove , ma la superficie lorda pari a 300 mq.. Non è cambiata invece la regola tecnica di riferimento che è sempre la stessa (D.M.I. 1° febbraio 1986).
  2. Forse non sa il signor De Giorgi che negli anni ’80 quasi tutti i condominii di Galatina, si sono avvalsi della mia prestazione professionale per attivare la pratica del Nulla Osta Provvisorio (NOP) di cui si parla nell’articolo. Perciò non mi ricordo oggi, come lui sostiene, di un problema tecnico di sicurezza sempre da me seguito in costante aggiornamento. Oggi, ripeto, segnalo solo il cambiamento di una norma procedurale “amministrativa” (limite dei 300 mq.) che in molti casi è favorevole ai condominii e probabilmente anche al suo!

Per concludere, nonostante la reazione scomposta del signor De Giorgi, mi sento di ringraziarlo se ha indotto lei, Direttore, ad aprire un dibattito sul tema. Questo infatti era l’obiettivo degli ingg. Quida e La Grua: Rendersi utili, far sapere, dare risposte ai cittadini e in specie agli amministratori dei condominii, compreso quello del signor De Giorgi. Sensibilizzare le comunità locali su un argomento passato nel dimenticatoio, ma reso attuale dal D.P.R. n.151/2011. Dopo le tante richieste di NOP negli anni ’80, tutti i condominii hanno ritenuto di essersi messi in regola definitivamente. Con il loro articolo gli ingg. Quida e La Grua hanno segnalato che non è così. E questo vale per tutti, beghe personali a parte! Il signor De Giorgi rilegga l’articolo e si sforzi di coglierne il senso.