Cronaca
Galatina – Quella odierna è sta una giornata di buone notizie per il servizio mensa limitatamente alle scuole primarie e dell’infanzia, meno buone per l’asilo nido comunale “G. Rodari”.
Cominciamo dalle buone. E’ stato pubblicato oggi l’avviso pubblico con cui si avverte la cittadinanza che il servizio di refezione scolastica per l’A.S. 2024/2025 in favore degli alunni delle Scuole dell’Infanzia e delle classi a tempo pieno/prolungato delle Scuole Primarie, prenderà il via in data 08 ottobre 2024 e sino al 06 giugno 2025.
A confortare la che potrebbe aver inizio anche qualche giorno prima vi è la notizia dell’esito della gara di affidamento del servizio aggiudicato alla VIVENDA S.P.A.
Se lo è aggiudicato con un ribasso del 5% e quindi per un importo annuo complessivo, inclusi oneri della sicurezza, pari a € 1.075.444,39 oltre Iva come per legge. Qualche firma sul contratto e il servizio potrà partire.
Assai più complesso il discorso per l’Asilo nido comunale dove a restare fermo non è soltanto il servizio mensa ma anche l’avvio dell’attività didattico-sociale. Due situazione concatenate che per certi aspetti hanno dell’incredibile.
Cerco di sintetizzare la vicenda cercando nello stesso tempo di renderla chiara e fruibile … e non è cosa semplice.
Con enormi ritardi rispetto al calendario delle esigenze didattiche dell’Asilo è stato dato inizio ai lavori di straordinaria manutenzione del settore del servizio mensa dell’immobile. Perchè questo ritardo? chiederete voi? Una risposta razionale non ci sta o meglio dire… non esiste.
Perchè l’anno scolastico non è ancora iniziato pur avendo i due corpi dell’immobile (mensa e didattica) ingressi completamente separati e indipendenti? La risposta sta nel fatto che seppur hanno ingressi seprati ed autonomi hanno servizi interdipendenti.
Come si sa il servizio mensa è stato nel passato gestito internamente grazie ad una attrezzatura idonea al servizio. Quest’anno è stato deciso di esternalizzarlo adibendo ad apposita gara separata da quella fatta per le scuole dell’infanzia e primarie.
La prima incongruenza potrebbe essere proprio questa, una volta decisa l’esternalizzazione del servizio perchè non fare un’unica gara inclusiva anche del nido?
La seconda incongruenza, che stanno ora in qualche modo cercando di sanare, è che la gara fatta per l’asilo nido prevedeva la sola gestione dell’attività didattico-amministrativa ma non il servizio mensa che, invece, tutto ad un tratto, a gara conclusa, è stato inserito come condicio sine qua non: accettare o lasciare. Da ciò è scaturito un “dialogo” tra le parti. Finiranno comunque con l’accordarsi.
Ciò non risolve però il problema mensa. Seppur si volesse esternalizzare il servizio preparando pappe, pappine, latte e quant’altro in altra sede, resterebbe pur sempre il problema di non avere internamente una cucina agibile quantomeno per riscaldare i pasti liquidi e ciò, come si può benissimo comprendere, alla stato attuale dei fatti è cosa impossibile.
Provate a pensare quanti problemi e disagi sono stati creati in una situazione che soltanto con un minimo di buon senso e programmazione si sarebbero potuto tranquillamente evitare. Ma se così fosse stato saremmo nel campo della razionalità.