19.000 mila euro per l’allestimento di una sala del museo civico P. Cavoti
Galatina – Che fine hanno fatto quelli che un tempo si definivano i paladini dell’ambiente e della salute pubblica, quelli che ogni occasione era buona per un comizio, un’assemblea, un corteo per urlare che la salute non è in vendita e che l’ambiente ed il paesaggio vanno tutelati dalle speculazione economiche?
Dove sono finiti quei fautori del monitoraggio certosino per una verifica costante della qualità dell’aria e dell’ambiente? Sappiamo benissimo che fine hanno fatto, son passati pochissimi anni ma tante e tali sono state le metamorfosi che sembrano secoli. Oggi siedono tranquilli sul proprio scannetto e scendono serenamente e silenziosamente a compromessi con chi l’ambiente e la salute li violenta quotidianamente e poi con un pugno di euro acquisice il silenzio e l’inerzia.
Abbiamo come amministratori medici che sicuramente hanno problemi di comunicazione con altri medici loro colleghi come ad esempio il dott. Serravezza. Abbiamo primati raccapriccianti per morti tumorali. Abbiamo un ambiente costantemente violentato da tante aziende del territorio ed il tutto in ossequioso e silenzioso immobilismo.
E come potrebbero aprire bocca i nostri amministratori se hanno venduto il diritto di parlare in cambio di poche migliaia di euro di finanziamento? Basta leggere la delibera di Giunta n. 411 del 2 dicembre. In essa si legge che :” la Colacem S.p.A con sede in Gubbio, proprietaria di un cementificio insediato da molti anni nel territorio di Galatina, ove svolge la propria attività produttiva e commerciale, ha finanziato tramite il Comune, eventi culturali, sociali, assistenziali e sportivi che le Amministrazioni, già in precedenza, hanno inteso organizzare”
Come dire che se lo hanno fatto in precedenza possono farlo benissimo anche loro, dimenticando che un tempo erano proprio loro che contestavano coloro che lo facevano. Poi si passa a raccontare il fine nobile per cui si è deciso di chiedere ed accettare il finanziamento della Colacem.
“Per l’anno in corso – si legge in delibera- nonostante le difficoltà che la generalizzata crisi economica determina anche a livello locale il Presidente della Colacem S.p.A. ha stato comunicato lo stanziamento di complessivi €. 19.000,00 per la sponsorizzazione del progetto relativo all’allestimento di una sala del museo civico “Pietro Cavoti” da destinare all’esposizione di incunaboli, cinquecentine e opere antiche di grande pregio, attualmente custoditi nella sede della Biblioteca comunale “Pietro Siciliani”, allo scopo di sostenere la conoscenza e la divulgazione di dette opere; è opportuno procedere all’approvazione di apposito protocollo come da schema predisposto, in atti, onde formalizzare gli impegni reciproci, relativi alla sponsorizzazione dell’evento di che trattasi”
Ora a proposito di “approvazione di apposito protocollo come da schema predisposto” viene da chiedere se il sindaco Montagna unitamente agli urlatori di un tempo ed all’assessore alla cultura si siano dati una lettura di quel famoso protocollo che Colacem firmò con il sindaco Rizzelli ed altri Comuni vicini per l’autorizzazione all’azienda di Gubbio di utilizzo di circa 30 ettari per attività estrattive ai fini della produzione di cemento.
Il protocollo in cambio dell’autorizzazione ( già di per se insensata) prevedeva precisi impegni da parte dell’ azienda cementiera per il risanamento ed il rimboschimento del territorio sventrato. Consiglierei prima di firmare altri protocolli di verificare se gli impegni assunti sono stati mantenuti o si attende di farlo quando esaurita la risorsa della materia prima avranno tolto le tende lasciandoci magari in contropartita un bell’inceneritore di rifiuti speciali?