Il Sedile

La Corte dei Conti bacchetta il Comune di Galatina: “Basta produrre debiti su debiti ora risanate i vecchi”

Convocata a Bari nei prossimi giorni l’Amministrazione Comunale: residui attivi inesigibili, debiti di cassa certi ed esigili non pagati. Siamo un Comune in chiaro dissesto finanziario.   

Cronaca/ di p.z.

Galatina – La Corte dei Conti bacchetta le Amministrazioni Comunali che hanno governato la città dal 2009 al 2015. Lo fa in un crescendo rossiniano, distribuendo colpe graduali a secondo della gravità delle criticità prodotte. Chiaramente il complesso delle storture, delle alchimie contabili, e delle astuzie politiche parte da lontano. Quello attuale, che possiamo definire un chiaro stato di pre-dissesto economico, è il frutto di artifizi ed omissioni che hanno costruito piano dopo piano il palazzo, meglio dire la torre di Babele.

E’ principalmente, dal 2011 che la situazione comincia ad sfuggire gradatamente fuori controllo ma è nel triennio 2012-2015 che diventa del tutto incontrollabile in quanto portate all’eccesso tutte le manovre ed artifizi per far ricorso a disponibilità di denaro da spendere in maniera incontrollata e che da sempre, purtroppo invano, da queste pagine abbiamo dato notizia e monito. Si è speso insomma per creare sempre più debito e non per ridurre il debito esistente che si ingrossava di anno in anno. Si è speso per il companatico dimenticando che alla città stava per mancare il pane.

Dicevamo che sono stati utilizzati tutti i sotterfugi possibili e non certamente i più ortodossi pur di accaparrarsi liquidità che il sistema non riusciva più a produrre per inerzia, lentezza ed incapacità.

La Corte dei Conti, dopo aver ritenuto approssimative e prive di esaustiva spiegazione le motivazioni apportate a suo tempo dal Comune di Galatina per spiegare la causa della criticità economica in cui versa l’Ente, dopo aver ribattuto alle stesse punto su punto ha convocato per i prossimi giorni a Bari in pubblica assemblea il sindaco Montagna, i Revisori dei Conti, ed il responsabile del Servizio di Ragioneria del Comune di Galatina.

Dovranno rispondere ad una serie di obiezioni sollevate dalla Magistratura Contabile. Dovranno dare una valida spiegazione sul perché i rendiconti del 2008, 2010,2011 sono stati approvati oltre i termini previsti dalla legge. Dovranno spiegare perché i bilanci 2009,2010,2011, 2012 e 2013 non hanno rispettato i parametri di deficitarietà strutturale ossia i i residui passivi (debiti del Comune) non devono superare il 40% degli impegni della spese corrente. Nel 2012 il rapporto spesa corrente debiti è stato del 66,30% per raggiungere il 72,25% nel 2014. Insomma non si pagavano i debiti per problemi di cassa causa, secondo la Corte dei Conti, la scarsa capacità di riscossione e per la presenza in bilancio di residui attivi (Crediti del Comune) in larga parte inesigibile o insussistenti

Dovranno spiegare con riferimento alle spese correnti ordinarie , principalmente per il 2012 e 2013, perché siano stati utilizzati fondi derivanti da entrate straordinarie cioè non ripetitve negli esercizi successivi. Per l’Amministrazione comunale ciò sarebbe dovuto ai ritardi nell’erogazione dei trasferimenti erariali ed in parte dalla mancata riscossione della TARSU ma che per l’organo contabile, essendo i ritardi nei traserimenti di fondi una costante per tutti i Comuni italiani, son dovuti invece ad un forte indebitamento dovuto a prestiti a lungo termine (1,230.000 nel 2012 ed 1.195.452 nel 2013) , già nel 2010 il Comune di Galatina aveva provveduto alla rinegoziazione di 40 mutui la situazione, quindi, non migliorerà neanche in futuro causa la contrazione di nuovi mutui nel 2102-2013-2014. Ma- chiede la Corte dei Conti-  la rinegoziazione dei mutui è servita veramente per essere investita per le spese correnti? Fa notare inotre che la rinegoziazione dei mutui non fa che aumentare il debito complessivo in quanto resta inalterato il capitale da restituire facendo aumentano gli interessi passivi.

Capitolo residui attivi. Qui la Corte dei Conti è battente. Intende sapere come mai crediti di oltre cinque anni, quindi prescritti, siano stati portati come residui attivi in bilancio falsando quindi gli stessi strumenti di programmazione e rendicontazione economica. Intende sapere anche perché questi residui attivi non siano stati interamente coperti dal fondo di svalutazione crediti costituito nel 2012-2013 che ha invece coperto soltanto una minima parte.

Dovranno spiegare perché si sia fatto un eccessivo ricorso ad anticipazioni di tesoreria per prodursi liquidità di cassa. Le anticipazioni fornite dalla banca hanno prodotto debito ordinario al Comune e prodotto forti interessi passivi. Nell’incapacità di riscuotere tasse e tributi oltre agli artifizi tecnici economici a Palazzo Orsini si facevano anticipare soldi dalla Banca su cui si pagavano pesanti interessi di mercato (29.000 euro nel 2012 e 30.000 nel 2013). Ai nostri giorni, ossia al 23 settembre 2015, abbiamo anticipazioni di tesoreria per 975.000 euro circa, abbiamo poi debiti nei confronti di terzi, certi ed esigilbile, per 3.556.000 dei quali circa 3.000.000 hanno superato i termini per i quali sono dovuti anche gli interessi moratori, insomma un debito di cassa, da restituire, per circa 5.000.000 di euro.

Dovranno rispondere anche del perché esiste un procedura di riscossione e di recupero dell’evasione da oneri di urbanizzazione tardiva e scarsa, solo il 3,54% finisce nelle casse comunali lo stesso dicasi per Ici ed IMU .

Capitolo debiti fuori bilancio riconosciuti : sono circa 475.000 euro di cui 125.000 con sentenze già esecutive. Non fornite spiegazioni sui debiti di parte capitale e di ciò vien chiesta spiegazione in sede assembleare. Rilevate infine forti criticità da parte della Corte dei Conti in materia di Società partecipate con possibili riflessi negativi sul bilancio comunale. Si evidenzia in modo particolare per l’esercizio 2013 consistenti discordanze tra crediti e debiti reciproci tra il Comune e la Società C.S.A. che non sono state risanate e per le quali è pendente un giudizio di merito dinanzi al Tribunale.

La Corte dei Conti alla luce di quanto evidenziato informa l’Amministrazione Comunale che appare necessaria la formulazione da parte del Comune di un attendibile piano triennale di rientro da trasmettere alla Sezione Regionale di Controllo che consenta lo stabile azzeramento delle anticipazioni di tesoreria ed il pagamento di tutti i debiti certi, liquidi ed esigibili, esistenti o diventati tali nel corso del triennio 2102-2015. Come dire uno scherzo, euro più euro meno, di circa 5.000.000 di euro.

Dopo aver predicato parsimonia contro sprechi e mecenatismi ecco le conseguenze, prepariamoci ad anni di lacrime e sangue per pagare ciò che cortigiani, giullari, menestrelli e saltimbanchi hanno incassato per aver omaggiato ed incensato il re e la sua corte. Sull’argomento ritorneremo domani per parlarvi di come la Giunta Comunale si sta preparando per cercare di salvarsi in qualche modo le spalle da eventuali conseguenze che potrebbero essere non solo di natura politica.

 

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