Il Sedile

La CSA non deposita il concordato preventivo ed il giudice si riserva la decisione.

La strada è ormai segnata. Attesa entro una decina di giorni la declaratoria di fallimento.

Cronaca/ di Redazione.

Si è svolta ieri, 23 gennaio, presso la III^ sezione civile del Tribunale di Lecce, presieduta dal dott. Alessandro Silvestrini,  l’udienza collegiale al fine della valutazione di procedibilità della domanda di concordato preventivo o in subordine procedere alla declaratoria di fallimento della C.S.A.

Il fatto che a rappresentare l’azienda vi fosse il solo legale di parte, era assente persino il Liquidatore, ha fatto capire già chiaramente, prima ancora che si aprisse bocca, quale sarebbe stato il risultato dell’udienza.

Infatti la CSA, come da tempo si era ormai abbondantemente capito, non ha depositato nessuna bozza di concordato preventivo da sottoporre alle parti ai fini di una valutazione di procedibilità o meno e su richiesta del presidente se vi fosse nulla da dichiarare la risposta è stata una richiesta per un nuovo rinvio.

Rinvio negato e quindi non c’è stato bisogno del traduttore simultaneo per capire chiaramente che la soluzione rimasta sia ormai una ed una soltanto ossia la declaratoria del fallimento della Società di cui il giudice si è riservato la decisione.

Dispositivo di sentenza e motivazioni dovrebbero essere note al massimo entro una decina di giorni.

 

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